Nel corso del suo soggiorno in Australia, Francesco Totti ieri è stato ospite di un evento insieme all’ex centrocampista di Parma e Palermo Mark Bresciano. Queste le parole dell'ex capitano giallorosso.
Su De Rossi: "Spero che Daniele resti davvero a lungo alla Roma, primo perché se lo merita e secondo perché vorrà dire che starà facendo bene. Spero in un futuro roseo, mi auguro che la Roma torni a disputare competizioni importanti, perché lo meritano la città e i tifosi".
Il futuro: "Quando ho smesso di giocare mi sono sentito morto, come se mi avessero levato la terra sotto i piedi. La quotidianità, i ritiri, la possibilità di giocare: mi sono sentito sprofondare anche perché non è stata una mia scelta. Per carità, avevo 40 anni, ma un conto è che smetti tu e un altro che le cose vanno in un altro modo. Io direttore tecnico della Roma con De Rossi allenatore? Daniele è un grande allenatore e lo stiamo vedendo. Se debba diventare direttore non lo so, in questo momento hanno altre idee alla Roma, fanno altre scelte e non dipende da me. Altrimenti non stavo qui".
Se vuole fare l'allenatore: "No. Neanche alla Roma? Beh mi mettete in difficoltà, ma per adesso non ci penso, poi vedremo. Sicuramente più no che sì. Il mio allenatore preferito? Mazzone mi ha cresciuto, Zeman mi ha insegnato tanto e con Spalletti (ride, ndr) abbiamo fatto tante partite. Spalletti è il numero uno. Mio figlio Cristian nella Roma? Lo spero, ma alla fine l'importante è che sia felice e si diverta a giocare a calcio".