Domani sera alle 21 la Roma affronterà il Bayer Leverkusen allo stadio Olimpico, nella gara di andata della semifinale di Europa League. In vista della sfida, La Gazzetta dello Sport ha intervistato Paulo Sergio. Le parole dell'ex attaccante giallorosso.
Una bella sfida: "Saranno due belle partite, una sfida aperta. Del resto parliamo di due squadre che giocano bene e a cui piace dominare la partita. Il lavoro che ha fatto Xabi Alonso, con la vittoria della Bundesliga, è veramente qualcosa di incredibile".
Leverkusen imbattuto: "E' vero, ma quello che mi ha sorpreso di più è come sono riusciti a riprendere le ultime due partite, contro Borussia e Stoccarda. Due pareggi contro squadre forti e, teoricamente, con motivazioni maggiori, vista la vittoria del campionato. Il Bayer è una squadra che lavora sempre fino alla fine, che non mure mai. E' la mentalità che gli ha trasmesso Xabi".
Se De Rossi lo ha sorpreso: "Sorpreso no, a Roma mi hanno sempre detto che poteva diventare un ottimo allenatore. Sta facendo bene, sono contento che la società lo abbia confermato. Con lui la squadra è cresciuta, mentre con Mourinho mi sembrava che qualche problema ci fosse. E poi Daniele ha vinto il derby, quella a Roma è una partita che ti mette le ali".
Chi è più forte tra Lukaku e Schick: "A me place di più Lukaku: forte, unico, non ce ne sono molti in giro come lui. E' un nove importante".
Mourinho aveva chiesto Xhaka alla Roma, invece ora è al Bayer: "E' il motore della squadra, lavora tanto, è diventato un leader. Oggi ci sono tre giocatori fondamentali nel Bayer, che fanno del tutto la differenza: lui, Tah e Wirtz".