Domani sera alle 21 la Roma affronterà il Bayer Leverkusen allo stadio Olimpico, nella gara di andata della semifinale di Europa League. In vista della sfida, Bryan Cristante ha parlato in un'intervista al sito della Uefa.
Quarta semifinale europea consecutiva della Roma "E' un orgoglio: un orgoglio per la Roma e un orgoglio per il calcio italiano, perché penso che davvero in questi anni abbiamo dato un qualcosa di importante a tutto il movimento. Raggiungere quattro semifinali consecutive è davvero un traguardo importante, un trofeo siamo riusciti a portarlo a casa, una finale l'abbiamo persa. Quest'anno vedremo come andrà a finire, ma penso che abbiamo fatto un grande percorso in questi anni e vogliamo che ci venga riconosciuto che abbiamo aiutato tanto l'Italia".
In Europa quest'anno alti e bassi all'inizio, poi la squadra ha alzato il livello: "Il girone non è mai semplice, ci sono tante partite in quel periodo, in mezzo c'è sempre la nazionale, qualche passo falso ogni tanto può succedere. Però abbiamo dimostrato che quando si arriva agli scontri diretti abbiamo quella marcia in più da mettere, che ci ha portato anche quest'anno in semifinale. Ormai siamo abbastanza esperti di questa competizione, sappiamo come gestire le partite secche: ora ci sarà un'altra andata e ritorno e vedremo se anche quest'anno riusciremo a conquistare la finale".
Il ricordo della semifinale dell'anno scorso con il Bayer Leverkusen: "Ho un ricordo felice, perché siamo andati in finale. Però mi ricordo sicuramente che già l'anno scorso il Leverkusen era una squadra difficile da affrontare, è stata davvero tosta, soprattutto in casa loro. Quest'anno sono migliorati ancora di più, però se entriamo come sappiamo, abbiamo assolutamente le nostre possibilità per fare bene".
Il Leverkusen di quest'anno: "Una squadra forte, una squadra in fiducia, una squadra che ha vinto il campionato tedesco con un bel po' di giornate d'anticipo. Non perde da non so quante partite, quindi sarà una partita molto difficile. Lo sappiamo. Però conosciamo anche la nostra forza e che questi scontri li sappiamo vincere. Sarà una partita da giocare al 100% per provare a portarla a casa".
Se, visto che gioca nel ruolo del suo allenatore, De Rossi è stato un modello: "Daniele era per i giovani centrocampisti italiani sicuramente un esempio, un modello da seguire. Quando ho iniziato era uno dei centrocampisti italiani e mondiali più importanti, quindi chiaramente era un giocatore da cui prendere ispirazione".
De Rossi, nella conferenza d'addio da calciatore della Roma, disse che avrebbe voluto 100 Cristante: "Un orgoglio, l'ho ringraziato e lo ringrazierò sempre per queste frasi che ha usato nei miei confronti. Fa piacere, perché vuol dire che il lavoro che faccio in campo, l'impegno che ci metto, l'aveva notato...Quindi è un orgoglio e una felicità che il lavoro paghi".
Le caratteristiche del De Rossi allenatore: "E' un allenatore moderno, un allenatore giovane, ha smesso di giocare pochi anni fa. E' una scuola nuova, in cui il gioco offensivo la fa da padrona: tanti cambi di posizione, tutti devono sapere fare un po' tutto...Penso che lo stiamo facendo vedere in campo, che stiamo facendo davvero delle ottime prestazioni. Stiamo continuando a crescere, penso che sia un calcio difficile da imparare e in poco tempo siamo già riusciti ad assimilarlo abbastanza bene. Però penso che potremo farlo ancora molto meglio".
Come descriverebbe i romanisti e la loro importanza: "Sono uno spettacolo. Sono calorosi, l'Olimpico in questi anni ci ha abituati a sold out continui: ma oltre a questo, c'è proprio la passione che mettono in ogni partita. Ti fanno davvero andare quel 10% in più che è fondamentale. Soprattutto nelle partite europee, nelle gare secche in cui non c'è una seconda chance: lo hanno dimostrato in questi anni e lo dimostreranno anche in questa semifinale. Rappresentano la nostra marcia in più".