Alla vigilia della sfida tra Roma e Juventus, in programma domani alle 20:45 allo stadio Olimpico Daniele De Rossi è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le parole del tecnico giallorosso.
La gestione del recupero: "Oggi faremo altre analisi sulla condizione fisica. C'è qualche problemino che ci portiamo dietro dal giovedì. Ma noi siamo una squadra abituata, sono anni che facciamo dei percorsi lunghi in Europa. Adesso dobbiamo fare altre grandi partite. Oggi analizzeremo in modo più accurato, ma non ci sono infortuni veri e propri".
Su Allegri: "Si affronta con rispetto, ha fatto la storia del calcio italiano e continua a guidare la squadra ad alto livelli. Provo simpatia per lui perché giocava con mio padre. Risultatisti o giochisti è un concetto che non esiste, non lo commento nemmeno. Mourinho, Ancelotti, Allegri allenano ad alto livello. La Juventus è una squadra che non ha avuto un periodo buonissimo, ma siamo consapevoli che vogliono mettere il punto sul discorso Champions League. Abbiamo bisogno di un'altra prova eccezionale e dei tifosi che ci devono continuare a spingere come hanno sempre fatto".
Come sta Dybala: "Incontro i ragazzi tra qualche ora, ma non so davvero come stanno. Domani mattina ci prenderemo un'altra mezzoretta per fare la rifinitura e fare le ultime due o tre cose. Al di là che sia un ex, Paulo sta bene. E' triste come tutti per la sconfitta di giovedì, fisicamente sta facendo prestazioni importanti. E' quello che mi sta stupendo di più dal punto di vista fisico".
Se ci sarà una scelta tra campionato ed Europa League: "La qualificazione è più difficile di prima, ma non è compromessa. Il Bayer non ha perso per 47 partite, sarà un'impresa tosta, ma possiamo farcela, l'abbiamo visto con la Roma quando giocavo, l'ha fatto Atalanta contro il Liverpool. Vedendo la partita d'andata, checché se ne dica, se gli episodi avessero preso un'altra piega e avessimo fatto un gol nella prima mezz'ora chi sa a cosa saremmo andati incontro. Siamo in semifinale, non facciamo calcoli, è un sogno per noi e per i nostri tifosi, non possiamo permetterci di fare ragionamenti strani. Il campionato è importante, faremo delle scelte, non possono giocare sempre gli stessi 11, sono scelte che vanno fatte, non molliamo nessuno dei due obiettivi".
Ricordo delle sue partite contro la Juventus: "Ne ho giocate molte. Una volta giocammo al Delle Alpi, perdevamo 2-0 o 2-1 e pareggiammo all'ultimo, mi sembra con Zebina. Ero giovane e fare risultato in stadi così importanti mi sembrava un sogno. Un'altra sotto la neve in Coppa Italia dove vincemmo, passando poi il turno. Ho dei bei ricordi. Quello negativo fu la partita che portò alle dimissioni di Spalletti, contro la Juve di Diego e Felipe Melo, fu una settimana molto tosta. Bello sfidare la Juve all'Olimpico con il supporto dei nostri tifosi".
Qualcuno ha scritto che Xabi Alonso gli ha dato una lezione di calcio: "Io ho letto anche di lezioni di calcio mie a Pioli e invece è stata equilibrata. Così come ho letto di lezioni di calcio a De Zerbi, ma non meritava di perdere 4-0 il Brighton, così come con Tudor nella vittoria del derby, partita equilibrata vinta 1-0. C'è una gestione molto poco tecnica, il risultato offusca, sposta tantissimo, a volte magari il risultato è un pretesto per portare avanti le proprie idee, come quando i giornalisti hanno voluto massacrare Pioli in conferenza. Le analisi sono orientate al risultato. A volte, sono fatte appositamente, altre volte non si hanno gli strumenti per analizzare bene le partite. Detto questo, loro hanno giocato bene, hanno avuto dei momenti in cui hanno giocato molto bene. Per mezz'ora abbiamo giocato meglio noi, poi il gol ci ha dato una mazzata, anche per come è venuto e su questo dobbiamo lavorare. Fino alla fine abbiamo giocato per fare gol. Sono orgoglioso di tutti i miei giocatori, anche di ha sbagliato".
Se ci sono alternative valide per fare turnover a centrocampo e in attacco: "Le alternative in attacco ci sono. Considero alcuni giocatori indispensabili per lo stato e la costruzione della nostra squadra. Ci sono pochi giocatori che saltano l'uomo, che vanno in velocità, che hanno un uno contro uno devastante come li ha il Bayer, per fare un esempio. Dybala finché sta in piedi lo faccio giocare, pur non essendo veloce come Frimpong con la sua classe crea superiorità, può creare un gol in un centimetro quadrato. Non è che le riserve non siano all’altezza, ma ci sono giocatori talmente forti e con certe caratteristiche che insisto. Poi vedremo se avrò fatto bene o no".
Se si può replicare un percorso come quello del Leverkusen e cosa serve: "Ci sono le potenzialità, ho parlato con i presidenti proprio ieri. Quando tu parli di modello è la parola che ho utilizzato io. Il Bayer non aveva mai vinto niente, ha fatto sempre ottime squadre, ha rivenduto per sostentarsi, ma ha lavorato in maniera giusta. Le caratteristiche di gamba e tecniche che hanno loro potrebbero essere le cose che chiederò io a giugno. Ma intanto abbiamo la rosa per arrivare già oggi fino in fondo. Questa rosa la devo rispettare per quello che sta facendo, poi il fatto che si cambierà a giugno qualcosa significa solo che vorrò determinate caratteristiche. Essere abituati a fare sempre uno contro e vincerlo mi piace molto in una squadra. Non è un caso se tra i ragazzi della Primavera mi porto sempre Joao Costa, ne deve macinare di km, ma quando prende palla salta tutti e prova a tirare in porta, è sfrontato.I miei mi hanno portato qui, hanno fatto cose clamorose che non dimentico. Poi non io, ma qualsiasi allenatore che va a programmare una stagione chiederà determinate qualità sul mercato".