| ruolo: Centrocamoista nazionalità: Italiana nato il: 19/07/1986 a: Roma altezza: - cm peso forma: - Kg » stata una gran bella settimana per Leandro Greco, ed il meglio, forse, deve ancora arrivare. Non sa ancora gli impegni del week-end il giovane centrocampista della Roma: di certo la primavera, in cui veste la maglia numero dieci, giocherà a Parma l'andata degli ottavi di finale, ed Alberto De Rossi, che dovrà già fare a meno di Valerio Virga, dato per titolare in serie A, rischia di trovarsi con più quantità che qualità nel reparto mediano. Ma è altrettanto vero che per tutta la settimana si è allenato agli ordini di Bruno Conti, che non potrà contare su due dei ragazzi che si è cresciuto nel vivaio, Aquilani e De Rossi, e forse neppure su Dacourt. E Greco già domenica scorsa contro il Brescia era finito nella lista dei convocati, rimanendo in panchina per tutta la partita, una partita troppo importante e sfortunata per fargli sperare in un debutto che sarebbe stato il coronamento una bellissima favola. Non ha avuto una carriera facile, pur essendo approdato alla Roma già a nove anni: titolare nei giovanissimi, negli allievi nazionali aveva perso il posto, vivendo dalla panchina la grande stagione che aveva portato in finale i ragazzi di De Rossi.
Un'involuzione che gli era costata la conferma in giallorosso, finendo alla juniores dell'Astrea, mentre i suoi ex compagni facevano la loro prima esperienza nel campionato primavera. Ma nella squadra ministeriale Greco ha bruciato le tappe, arrivando a raccogliere diciassette presenze ed un gol in prima squadra. Vista la buona esperienza accumulata nel campionato di serie D, la Roma ha deciso di riprenderselo, e De Rossi ha ritrovato un giocatore più motivato, maturo e cattivo di quello che conosceva fino a pochi mesi prima, proprio il giocatore che mancava nella rosa della primavera.
Centrocampista di qualità, piedi buoni, visione di gioco, la settimana scorsa, nell'amichevole con la Spes Mentana aveva sfruttato un assist di Totti per firmare il gol del 7-0, con un tocco morbido sull'uscita del portiere. Non era la prima volta che andava a segno con la prima squadra, lo aveva fatto anche ad ottobre, nel test a porte chiuse con il Tivoli, sfruttando uno dei suoi pezzi migliori, il calcio di punizione. Poteva essere la consacrazione, è stato l'inizio di un lungo calvario che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per cinque mesi. Colpa di un'infezione nata da una vescica, un mese in ospedale con seri problemi a muovere le gambe e dieci chili persi, seguita da un sospetto di aritmia cardiaca che lo ha privato temporaneamente dell'idoneità all'attività agonistica. Un problema che lo ha costretto a rinunciare alla prima chiamata in azzurro: a fine ottobre Berrettini aveva telefonato a Trigoria per avvisare la società che sarebbe stato convocato per l'amichevole con la Tunisia, senza sapere delle condizioni del ragazzo. Conti, che aveva seguito passo passo la sua convalescenza, lo ha portato in prima squadra quando non aveva ancora i novanta minuti nelle gambe, sabato la prima convocazione ufficiale. Domani, con tutta probabilità, arriverà anche la seconda, la speranza di Alberto De Rossi è che il ragazzo possa precedere la prima squadra a Parma, tenendosi in allenamento con la primavera per la gara di domenica al Tardini |