Il quarto gol con la maglia dell’AS Roma di Mirko Vučinić, il secondo in UEFA Champions League, consente alla squadra giallorossa di battere un tenace Sporting Lisbona e conquistare tre punti fondamentali nel cammino verso gli ottavi della massima competizione europea per club. All’Olimpico, nella terza giornata del gruppo F, la squadra di Luciano Spalletti passa in vantaggio nel primo tempo con Juan ma viene subito raggiunta da Liedson; a regalarle il successo a venti minuti dalla fine - dopo un rigore fallito da Mancini - è una “perla” dell’attaccante montenegrino, entrato dopo 35 minuti al posto dell’infortunato Francesco Totti. La Roma conquista il secondo posto solitario nel girone alle spalle del Manchester United FC, in vetta a punteggio pieno; a Lisbona, il 7 novembre, potrebbe bastare non perdere per ipotecare la qualificazione. Nel terzetto offensivo alle spalle dei Totti, orfano dell’infortunato Simone Perrotta, Marco Cassetti è l’esterno destro; in porta Doni torna titolare al posto di Gianluca Curci, in difesa Christian Panucci e Juan sostituiscono Cicinho e Matteo Ferrari. Cambia per sei undicesimi lo Sporting sconfitto nella Coppa di Lega portoghese dal CD Fátima: in porta viene confermato Tiago, a centrocampo rientra il capitano João Moutinho mentre in attacco il partner del brasiliano Liedson è Yannick Djaló. Dopo un duro colpo subito in apertura da Totti sugli sviluppi di una punizione, i giallorossi iniziano a macinare gioco. Un affondo di Mancini sulla fascia sinistra semina il panico in area portoghese, poi Philippe Mexes centra una clamorosa traversa con un destro da distanza ravvicinata. Al 15’ la Roma passa: sugli sviluppi di un corner di David Pizarro, Juan è il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone e mette in rete con un bel colpo di testa. Ma dopo tre minuti il suo connazionale Liedson, con uno stacco imperioso su cross di Abel, non lascia scampo a Doni e pareggia. Al 22’ un tiro pericoloso di Yannick è respinto in corner da Mexes, due minuti dopo Juan salta ancora più alto di tutti in area di rigore ma stavolta il suo colpo di testa termina alto. Al 29’ è Ludovic Giuly a provare lo spunto in area, ma il suo sinistro è ribattuto da Miguel Veloso. Totti non riesce a smaltire i postumi della botta alla caviglia rimediata da Liedson e al 35’ è inevitabile il cambio: il numero 10 lascia il posto a Vučinić. Ma è lo Sporting a farsi insidioso: su un bolide di Abel, Daniele De Rossi evita il peggio con una provvidenziale deviazione di testa. Al 43’ Mexes, dopo un ottimo controllo di petto, calcia forte in mezzo all’area ma Simon Vukčević si rifugia in angolo. Dopo tre minuti della ripresa la Roma sciupa un rigore. Cassetti si invola in area e viene esteso, Terje Hauge fa cenno di proseguire ma sul successivo intervento di Tonel su Vučinić l’arbitro norvegese indica il dischetto: De Rossi prende il pallone ma della trasformazione si incarica Mancini, il cui destro viene deviato sul palo da Tiago; la successiva ribattuta di Giuly finisce alta. Il brasiliano potrebbe farsi perdonare l’errore al 59’, ma il suo piatto destro dopo una discesa di Max Tonetto termina alto; un minuto dopo Doni compie un ottimo intervento su tiro di Marat Izmailov. Cassetti passa sulla linea difensiva, Tonetto avanza su quella offensiva con Mancini spostato a destra. Lo Sporting sembra però prendere il sopravvento in questa fase, ma al 70’ un eurogol di Vučinić riporta in vantaggio la Roma: il montenegrino, defilato a sinistra, supera di forza Abel, evita con una finta a rientrare Tonel e batte Tiago con un perfetto destro. Bento richiama Vukčević e inserisce Carlos Paredes, ex Reggina Calcio; Spalletti rimpiazza Giuly con Matteo Brighi. Al 77’ Milan Purović prende il posto di Ronny, quattro minuti dopo Celsinho rileva Izamilov. La pressione dello Sporting produce solo calci d’angolo, mentre la Roma si copre sostituendo (tra i fischi) Mancini con Cicinho. Una punizione di Veloso non impensierisce Doni, dopo quattro minuti di recupero il pubblico dell’Olimpico esulta per un successo fondamentale. |