Qualche apprensione nel finale causa l'esiguo vantaggio, ma la Roma contro il Chievo raccoglie tre punti meritati, senza ricadere nelle distrazioni che erano costate due gol ed il pareggio incassato nel finale di Cagliari. I giallorossi, quasi 80 minuti in 10 per il rosso sventolato in faccia a Doni all'11' (uscita fuori area, a deviare di mano il tiro di Abbruscato, lanciato da Rigoni), capitalizzano al massimo il vantaggio-lampo realizzato da Daniele De Rossi dopo 47 secondi e chiudono il girone d'andata a 32 punti, quarto posto provvisorio. E si godono l'ottimo esordio dal primo minuto di Luca Toni, apparso in forma nonostante la lunga inattività al Bayern ed uscito solo al 36' della ripresa, ormai stremato e tra gli applausi del suo nuovo stadio, dopo essersi guadagnato un rigore al 9'. Pizarro però è ipnotizzato da Sorrentino, che sfodera una grande deviazione sopra la traversa. Perso Doni dopo pochi minuti (il brasiliano, assente dal 5 novembre, aveva sostituito l'infortunato Julio Sergio), Ranieri non perde la testa. Toglie Vucinic ed inserisce Lobont. La Roma sul vantaggio costruisce tutta la sua partita, conservando l'iniziativa per lunghi tratti ed impegnando Sorrentino molto più di quanto i veneti non facciano sul fronte opposto. Il Chievo, al contrario, appare timido e contratto, stordito dal gol preso quando ancora la squadra si stava sistemando in campo. I ragazzi di Di Carlo non mostrano il gioco arioso che tanti punti ha fruttato lontano da Verona, le ripartenze quasi mai sono efficaci. L'unico vero pericolo la porta romanista lo corre proprio in occasione dell'espulsione di Doni, sul contropiede finalizzato da Abbruscato. Poi è solo un'uscita da brivido di Lobont, su cross di Bentivoglio, a preoccupare Ranieri. La squadra del tecnico giallorosso, per il resto, regge senza particolari scossoni il confronto. Il gol di De Rossi è un gruzzolo ben amministrato, anche grazie al contributo di Toni. L'attaccante fa il suo mestiere: tanti falli guadagnati, gioco di sponda per dare il tempo alla squadra di salire, colpi di testa a ripetizione, ottimamente imbeccato dai cross di Riise e Taddei. La prima impressione è che sia proprio il giocatore che mancava alla Roma. Anche Taddei si mangia il raddoppio (31'), toccando a lato un bel suggerimento di Riise dalla destra. La ripresa è la fotocopia dei primi 45'. Il Chievo cerca di spingersi un pò più avanti, tiene a lungo palla, ma i lanci di Pinzi non aprono varchi nella difesa romanista. Bentivoglio ci prova da lontano, Lobont respinge di pugno. Toni si batte su ogni pallone, sfonda in area e Mandelli lo tira per la maglia. Rigore, ma Sorrentino è bravissimo su Pizarro. Di Carlo toglie Rigoni (per Luciano) e Bogdani (dentro Granoche), ma l'attacco del Chievo resta sterile. Cassetti manda goffamente a lato l'ennesimo cross di Taddei, L'ultimo sussulto arriva su una punizione di Bentivoglio, bloccata in due tempi da Lobont. |