La Roma espugna il San Nicola con un gol di Vucinic, doma il Bari e afferma con autorevolezza la propria candidatura per il secondo posto insediato dai neroazzurri, a solo un punto dalla testa: dove l'Inter aveva diviso la posta, Totti e compagni dimostrano di possedere una ottima condizione fisica e una ferrea determinazione nel non perdere più terreno di fronte alla capolista. La rete giallorossa è un capolavoro di tecnica, classe e rapidità di esecuzione: un lampo in una partita tatticamente molto combattuta e poco spettacolare, nonostante la festosa cornice di oltre 43mila spettatori sugli spalti. Ha impressionato la capacità dell'undici di Ranieri nel gestire il vantaggio, con un accorto possesso palla e con un lavoro oscuro in fase di interdizione - gli attaccanti si sono molto sacrificati in pressing - e nella copertura sugli esterni avversari. Cassetti ha presidiato senza affanno la fascia destra, mentre Julio Sergio è stato impegnato seriamente in una sola occasione (su conclusione di Barreto nella ripresa). Ventura ha schierato un Bari in versione operaia: privo dei giocatori di maggior esperienza e creatività a centrocampo (Almiron e Donati), si è affidato a due mediani di sostanza, Gazzi e De Vezze. La Roma, con Totti in campo dal primo minuto a sostegno di Toni e di un ispirato Vucinic largo sulla sinistra, si è rivelata cinica ed efficace soprattutto nella prima mezz'ora, quando ha sfondato soprattutto sul fronte destro della difesa pugliese. Il gol del montenegrino è stato il sigillo d'oro di una azione da manuale, girata a velocità supersonica: lampo di Totti, eccellente sponda di Toni, lesto nel bruciare Andrea Masiello, con palla allungata in area per la deviazione vincente di Vucinic (decima marcatura stagionale) in anticipo su Belmonte. La reazione del Bari si è evidenziata in una sterile supremazia territoriale e una conclusione di Alvarez fuori misura. Nella ripresa Ventura ha giocato la carta Rivas per il leggerino Kamata, ma l'argentino ha brillato solo il primo quarto d'ora generando scompiglio con rapide accelerazioni e cambi di passo, spegnendosi con il passare dei minuti. Di contro Ranieri ha adottato scelte prudenti e lucide: il brio di Baptista per uno stanco Vucinic e il centrocampista Brighi per Totti. Il capitano, dopo settanta minuti, era a corto di fiato. Il Bari ha avuto una sola occasionissima con Barreto, ma Julio Sergio è stato pronto nella risposta. Dopo il fischio finale i giocatori della Roma sono andati sotto il settore ospiti a festeggiare il sesto colpo da corsari. |