Prendi l’uovo, scartalo, rompilo ed ecco la sorpresa. Tutto in tre minuti. Come di routine per un bambino desideroso di aprire, e mangiare, il simbolico goloso regalo di Pasqua. L’uovo è Roma-Chievo, la sorpresa è Simone Perrotta. Quel numero 20 affermatosi calcisticamente proprio nella squadra clivense e che è tornato a buttare la palla nel sacco 91 giorni dopo la sua ultima rete (Roma-Cagliari 3-0 del 22 gennaio scorso).
Anticipo – Sorvolando sull’atipico orario di gioco (terza volta in questo campionato per la Roma, la prima volta all’Olimpico) la paura di commettere ancora il passo falso, dopo Palermo ed Inter, era tanta. I tre punti più che fondamentali erano vitali per questa Roma che doveva guardarsi le spalle dalla Juventus ed allo stesso tempo tentare di rincorrere Udinese e Lazio. Ed il fatto di giocare prima, poco ha influito a livello psicologico, considerando che il risultato da conseguire era uno solo. E alla fine della giornata di serie A mai migliori risultati potevano uscire dai vari campi. Le sconfitte di Lazio ed Udinese hanno di nuovo accorciato la classifica mentre il pareggio della Juventus ha regalato alla Roma due punti di vantaggio sui bianconeri.
Gol e occasioni sciupate – L’ottima partenza dei giallorossi ha messo subito in crisi il Chievo. Pizarro, dopo due minuti, smarca Totti in area che di conseguenza infila il tabù Sorrentino. Palla in rete ma esultanza congelata per la segnalazione di off-side da parte dell’arbitro. Nessun problema però perché il numero 10 è in forma smagliante ed un minuto dopo riesce a trovare il varco per innescare la percussione di De Rossi in area, controllo del 16 e assist a centro area per Perrotta che trova l’angolazione giusta per battere Sorrentino. D’ora in poi è solo Roma. L’undici di Montella potrebbe raddoppiare al 13° ma l’assist radente di Totti per Vucinic non viene finalizzato dal numero 9 tutto solo davanti a Sorrentino che respinge. Vuole il gol Vucinic e Totti è pronto ad accontentarlo. Minuto 16, cross di Totti dalla destra e colpo in spaccata del montenegrino che spedisce il pallone alle stelle. Dopo un break clivense con Costant al 20°, tiro respinto da Doni, ecco il guizzo di Menez che dalla destra si accentra calciando la sfera a fil di palo con il mancino. Il bis è nell’aria ma la Roma spreca ancora un’ottima occasione sempre con Vucinic. L’attaccante vola in area di rigore, spostato sulla sinistra, lascia rimbalzare la sfera ed esplode un forte sinistro che termina alla destra di Sorrentino.
Sfortuna – Nei primi dieci minuti della ripresa la Roma si addormenta lasciando lo spazio al Chievo. Due le occasioni entrambe con Pellissier che prima trova Juan pronto a fermarlo in area, poi, con una girata, dopo un cross di Costant, spedisce la palla fuori di poco. Al 57° però la fiamma giallorossa si riaccende all’improvviso grazie a Menez che colpisce il palo dopo un tiro preciso e chirurgico. Al 59° Vucinic trova l’opposizione di Cesar in area al momento della conclusione e nel giro di un minuto (60° e 61°) Sorrentino si supera negando il gol a Vucinic e De Rossi. Il portiere clivense è un muro e mostra le sue abilità respingendo un forte tiro di Totti, prima di intervenire nuovamente sulla schiacciata di testa di Vucinic. Pioli capisce il pericolo e richiama un mai in partita Bogliacino per Marcolini. L’effetto del cambio non si vede e il Chievo rischia l’autogol con Mandelli che di testa, involontariamente, spedisce la sfera sulla traversa dopo un cross di Totti. Iniziano nel finale le sostituzioni e l’ultima occasione è per la Roma con Brighi che si libera bene in area di un avversario calciando a fil di palo con il sinistro. |