L’ultimo soffio di vento che spira sull’Olimpico è quello provocato da Francesco Totti. Roma-Sampdoria si potrebbe sintetizzare in questo modo: Totti contro Sampdoria. Ed il Capitano è l’autentico protagonista dei 90, e qualcosa in più, minuti giocati sotto gli occhi dei tifosi contro i doriani già retrocessi e bersagliati costantemente dal loro pubblico. Nell’ultima di campionato, quando di solito gli schemi saltano subito, Montella propone il tridente mai schierato dal primo minuto. Totti, Vucinic e Borriello insieme appassionatamente. Ma è la Samp a portarsi in vantaggio, ricalcando il leit motiv di questa stagione che vuole la Roma sotto al primo tiro in porta avversario. Conclusione di Ziegler, intervento non perfetto di Lobont e colpo di Mannini indisturbato a realizzare il vantaggio. Tutto da copione. Ormai è abitudine. Al 30° però il Signor numero 10 si carica nuovamente la squadra sulle grosse spalle. Riceve palla in area, defilato sulla destra, ed esplode il diagonale preciso come non mai. 1-1. I tre attaccanti si muovono bene, tentando di non dare punti di riferimento alla squadra doriana, schierata con il classico 4-4-2. Al 70°, dopo quindici minuti trascorsi con due soli tiri in porta da dimenticare (Palombo e Vucinic), arriva il raddoppio. Totti verticalizza per Vucinic in area che, spostato sulla sinistra, rientra sul destro mandando a vuoto Volta e battendo Da Costa. La gara è in pratica conclusa. Entrano Caprari per Vucinic, Guberti e Koman per Mannini e Zauri e la Roma ha il tempo per il tris. Minuto 85, punizione-missile di Totti, Da Costa respinge goffamente e Borriello torna al gol dopo tre mesi. Nel finale c’è spazio anche per il giovane Florenzi che rileva Francesco Totti osannato da tutto lo stadio.
Il post-gara è dedicato a Rosella Sensi. Il lungo abbraccio con i calciatori, Totti e De Rossi in primis, le lacrime e le parole strozzate in gola dal pianto precedente sono stati gli ultimi momenti da presidente giallorosso. Momenti che resteranno nella storia. |