La prima vittoria giallorossa in campionato ha il gusto più dolce possibile. I classici tre punti sudati, conquistati con un poco di sofferenza nel finale anche a causa di quell’egoista impreciso di Biabiany. La Roma di Luis Enrique prende pian piano forma e, lungi dall’essere quella macchina perfetta, tanto invocata dall’asturiano, si inietta una larga dose di fiducia nelle vene. Il primo successo in campionato arriva dunque dopo un mese di aspre critiche, fondate e giuste, e rilancia le ambizioni romaniste in un campionato dalla classifica corta e senza padrone.
Allegria – Ci sono un Parma allegro ed una Roma accorta nel primo tempo. Luis Enrique lascia per la terza volta in panchina Bojan rilanciando Borini dal primo minuto con Osvaldo. In difesa non c’è Burdisso ma Heinze e soprattutto non c’è Perrotta, nuovamente centrocampista al posto di Pizarro infortunato, con Rosi tornato padrone della sua corsia. E i gialloblù di Colomba sembrano più pimpanti e soprattutto sembrano avere le idee chiare. Floccari fa la boa a centro area, Giovinco gli gira intorno attendendo gli inserimenti di Galloppa e Biabiany. Non sempre funzionano gli schemi parmigiani tantoché, per vedere la prima azione pericolosa, bisogna aspettare il colpo di testa di Lucarelli terminato di poco fuori. Il folletto Giovinco prova poi per due volte, entrambe con il sinistro, a spaventare Lobont senza successo. Al 40° però, al primo vero affondo, ecco Francesco Totti. Controllo della sfera e destro da 20 metri che Mirante devia sul palo facendo carambolare la sfera sui piedi di Osvaldo che sbaglia clamorosamente la palla del vantaggio.
El Killer – Sembra essere sempre il “solito numero 9” che non segna ma Osvaldo al 50° non perdona. Cross perfetto di Rosi e colpo di testa dell’attaccante, Mirante è preso in controtempo e la palla rotola alla sua sinistra gonfiando la parte più bassa della rete: 1-0. Per la prima volta in vantaggio in trasferta in questo campionato la Roma prova a chiudere i conti con Heinze, colpo di testa di poco fuori, e ancora con Osvaldo che lascia di sasso Mirante con il suo diagonale terminato però a fil di palo alla destra del numero uno parmense. Colomba corre allora ai ripari inserendo Jadid per Galloppa e Crespo per Floccari. Il Parma, che nel frattempo ha perso lo smalto del primo tempo, affonda con Bibiany al 71° e l’ex Inter pecca clamorosamente di egoismo calciando alto da posizione defilata, non servendo Crespo tutto solo in area. Luis Enrique intanto inserisce Bojan per Borini e il Capitano, autore di una grande prova, sfiora il gol con un destro ad incrociare che fa la barba al palo.
Festa – Finalmente. E’ la parola giusta per festeggiare il ritorno alla vittoria. Lo sa il gruppo e lo sa Luis Enrique che da qui dovrà ripartire, da questo entusiasmo. Sabato prossimo ci sarà la capolista (senza penalità) Atalanta. Ed ora non bisogna più fermarsi. L’evoluzione deve continuare…
Roberto Rapaglià |