Un giorno Erik Lamela potrà raccontare ai suoi nipotini di quell’insolito pomeriggio romano. Una giornata magica, speciale, quella dell’esordio in maglia giallorossa. Anche assurda e inaspettata volendo. Bagnata e consacrata dal suo piede sinistro, violento e cattivo, talmente preciso da spedire la palla in fondo al sacco. Chiedere a Tzorvas, volendo.
Lampo – E’ il settimo minuto. De Rossi spezza il gioco sulla trequarti palermitana, recupera palla e serve Lamela che dalla destra si accentra e scarica col mancino gonfiando la rete. E’ un boato quello dell’Olimpico, un urlo che accompagna il bianco sorriso del baby argentino portato in trionfo dai compagni di squadra. Peccato però che sia l’unica vera azione del primo tempo giallorosso. La Roma infatti, lanciata a sorpresa con Borriello e Osvaldo da Luis Enrique, che ritrova anche Juan, non riesce a pungere e si limita a controllare la partita. Il Palermo, nonostante il modulo a due punte più un trequartista, è assente fino al 41° quando Zahavi rompe le maglie della difesa romanista e a tu per tu con Stekelenburg si lascia ipnotizzare dal bravissimo portiere romanista che evita il pareggio.
Dov’è il gol? – L’inizio ripresa, fortunatamente, non è come quello del derby. Anzi. La Roma prova a raddoppiare e Osvaldo è il prescelto per il compito. Prima il numero 9 sfiora il bis di testa, poi, lanciato a rete, rientra sul sinistro in area ma calcia malissimo sprecando tutto. Al 13° Lamela fa tutto da solo e manda fuori anche lui la palla del 2-0 a due passi da Tzorvas. I giallorossi iniziano allora ad arrancare, Luis Enrique toglie Borriello per Perrotta, Mangia inserisce Ilicic per Zahavi e proprio il neo-entrato spreca l’impossibile: Acquah, infatti, lo lancia in contropiede, lui salta Stekelenburg e colpisce malissimo a porta vuota permettendo a De Rossi, in spaccata, di salvare la sua porta. Al 77° Migliaccio diventa attaccante e di tacco devia la sfera calciata da Pisano, sfiorando il grande gol. Il Palermo ci crede, la Roma però riparte e Pizarro, smarcato in area da Perrotta, non riesce ad infilare il portiere rosanero. L’ultimo acuto è del Palermo, Miccoli, servito tutto solo in area, colpisce al volo di sinistro spedendo la sfera altissima. |