E' buona la prima giallorossa del 2006. La Roma, attesa da una sfida all'apparenza semplice ma in realta' carica di insidie contro il Treviso, passa di misura, difendendo con attenzione, spirito di squadra e umilta' un gol di Alberto Aquilani segnato al 34' del primo tempo. Un atteggiamento giusto, esattamente quello che si augurava Spalletti per cominciare con fiducia il nuovo corso. Cavasin, rinfrancato dal tanto desiderato arrivo di Borriello al centro dell'attacco, propone a sorpresa un Treviso piuttosto spregiudicato rispetto a quello consueto: all'ex doriano, il tecnico affianca la coppia brasiliana Pinga-Reginaldo, mentre l'altro nuovo acquisto, l'uruguagio Guigou, comincia dalla panchina contro la sua ex squadra. Per Spalletti le scelte sono obbligate: Totti lasciato da solo in attacco, Taddei e Perrotta a sostegno, Dacourt per lo squalificato De Rossi: l'unica scelta 'vera' del tecnico friulano e' Bovo, preferito a Cufre'. Il tentativo di Cavasin e' quello di mettere in difficolta' la Roma sulle fasce. Dall'altra parte Totti e Perrotta cercano di perfezionare un'intesa ancora fresca, ma il primo serio tentativo verso la porta, al 20', e' di Antonio Filippini: destro di controbalzo e palla fuori di un soffio. La risposta della Roma e' naturalmente con Totti, rimpallato in mischia su azione di calcio d'angolo, e con Perrotta, che sfiora il palo dal limite su invito del capitano. La Roma passa infine al 34': Totti guadagna punizione e batte rapidamente sorprendendo tutti, Aquilani da fuori fulmina Zancope' segnando il suo primo gol in serie A. Treviso piu' convinto ad inizio ripresa. I veneti provano a prendere di nuovo in mano le redini del match dopo averle lasciate a Totti & c. nella prima frazione: lo schema e' dei piu' semplici, fermare Totti con le buone o le cattive (molto duri sul 10 romanista Cottafava e Parravicini) e ripartire cercando Borriello, terminale offensivo delle manovre biancocelesti, su cui pero' Chivu e Mexes fanno buona guardia: allora ci prova Parravicini (16'), che da oltre 20 metri mette i brividi a Doni. Ma il Treviso ormai spinge in maniera forsennata: Doni smanaccia tutti i palloni che passano dalle sue parti, Pinga, ancora Parravicini e Borriello provano a turno la ribattuta vincente, la Roma si salva in ogni caso. Passata la sfuriata veneta, che ha visto il massimo sforzo fino a meta' della ripresa, la Roma torna a distendersi in avanti: Taddei e' imbrigliato nelle manovre delle retrovie, il ruolo dell'incursore spetta ancora a Perrotta: sono l'ex clivense e Totti a spaventare ancora Zancope', ma le loro conclusioni non centrano la porta. Ultimi minuti con assalto finale del Treviso, ma la Roma tiene e porta a casa tre punti che fanno classifica, morale e fiducia per il futuro. |