Dal ritiro della Nazionale in Germania oggi ha parlato Stephan El Shaarawy in conferenza stampa. Ecco le parole dell'attaccante della Roma riportate da TMW.
Cosa vi ha regalato il finale di Lipsia: "Sicuramente una grande emozione, un gol al 98esimo di dà una grande gioia. Ci ha dato consapevolezza sul fatto che questa squadra non muore mai, fare gol nel recupero non è una fortuna, ma è una qualità da squadra che ci crede fino all'ultimo. Quella di lunedì non è stata una gara eccezionale dal punto di vista della qualità a differenza di quella con l'Albania, ma c'è stato grande impegno e la qualificazione a mio avviso è meritata".
Cosa credete sul valore della squadra: "Credo ci sia grande aspettativa e pressione perché siamo una squadra forte che può arrivare fino in fondo, l'Italia è campione in carica e ci sono grandi aspettative e pressione. Questa squadra è composta da grandi giocatori e grandi uomini, che sanno fare gruppo, soffrire e gioire insieme. Siamo una squadra di grande qualità che può fare bene. L'abbiamo dimostrato nella prima partita, nelle altre due potevamo fare meglio in termini di qualità e coraggio, ma questa squadra può dire la sua. Dobbiamo avere l'ambizione di poter dire la nostra in questo torneo".
Contro Spagna e Croazia l'Italia è sembrata contratta in certi momenti: "Secondo me in alcune circostanze abbiamo avuto poco l'ambizione di giocare. Ma questa è una squadra di grande qualità, siamo mancati un po' nel coraggio e nell'ambizione di andare a far male gli avversari. Spalletti ci chiede un calcio offensivo, propositivo, sono un po' mancati questi aspetti e su questo dobbiamo un po' migliorare".
Che tipo di squadra è l'Italia: "Ciò che ci chiede il mister è cercare molto il palleggio, fraseggiare con gli interni di centrocampo e poi andare sugli esterni. Contro la Croazia c'è un po' mancato e magari con un passaggio in meno potevamo ricercare subito gli esterni. Cerchiamo di fare ciò che ci chiede, a volte è venuta meno ma l'idea è quella. Io sono sempre pronto per fare tutto, il mister mi ha provato esterno alto a sinistra e a destra, quarto di centrocampo e anche quinto. Mi adatto alle sue esigenze ma so che anche giocando poco posso risultare decisivo come è capitato a Zaccagni. Dobbiamo farci trovare pronti e con la coscienza sono apposto perché sto facendo il massimo".
Spalletti ha parlato di errori basici per troppo attaccamento: "Da un lato è anche positivo, quando un giocatore indossa questa maglia vuole strafare e fare il meglio per questa Nazionale. A volte si cade nella foga di voler fare troppo e si è poco lucidi, a livello qualitativo non è nemmeno semplice, ma dal punto di vista dell'impegno e della disponibilità c'è stato tutto. Poi è chiaro che si può migliorare, questa è una squadra di giocatori seri che si stanno allenando al massimo".
Yakin ha detto di non essere preoccupato per l'Italia: "Nessuna squadra è contenta di giocare contro l'Italia, abbiamo una grande storia calcistica e non è mai semplice giocare contro di noi. L'abbiamo dimostrato anche con la Croazia, questa è una squadra che non molla e cerca di fare gol. Anche con la Spagna abbiamo provato a giocare a viso aperto e loro sono stati più bravi, ma l'ambizione deve essere quella, abbiamo le possibilità per farlo. Cercheremo di proporre un calcio offensivo e propositivo anche con la Svizzera, vogliamo arrivare in fondo perché vincere è il nostro obiettivo".
Se preferisce giocare tre o a quattro: "A tre o a quattro per me cambia poco. Nascendo esterno, io mi trovo meglio nel 4-3-3".
Se la squadra ha detto a Spalletti di trovarsi meglio a tre: "Più del modulo, bisogna parlare di come ci approcciamo la gara, secondo me possiamo migliorare molto nei duelli, nell'uno contro uno. Spalletti lo vedo carico nel modo giusto, esigente sicuramente perché pretende, ma positivo in quello che è il nostro percorso. E' fiducioso per quella che è la squadra e quello che noi possiamo dare a lui".
Il rinnovo di De Rossi: "Sono molto contento del rinnovo di De Rossi, con lui ci siamo trovati subito bene e come allenatore s'è dimostrato immediatamente molto competente e capace. Noi la stiamo vivendo bene, siamo veramente un bel gruppo che si diverte e sa stare insieme".
Il blocco Roma è secondo, ma a parte Pellegrini, gli altri hanno giocato poco o nulla: "Sono scelte che fa il mister, Mancini è stato abituato a giocare sempre con la Roma, come Bryan e Lorenzo, e tutti si allenano a mille. Le scelte sono del mister, noi ci stiamo allenando forte in attesa della chiamata. Questo è un gruppo molto serio e professionale".
Metà della Svizzera gioca in Italia. Che partita si aspetta: "Mi aspetto un ritmo molto alto, lo hanno dimostrato con la Germania. Sono andati tanto forte, hanno giocatori di gamba e grande qualità. Poi sono ottavi di finale, è sempre una gare tosta e servirà attenzione ai dettagli. Nei video vediamo che tanta differenza la fanno i particolari, le scalate e i metri che fai per recuperare palla. Siamo pronti a questo".
Il tabellone sembra interessante: "Sì interessante, ma difficile. Anche le squadre meno di nome hanno dimostrato di essere molto organizzate, di riuscire a far male alle favorite. Non ci sono partite semplici, a partire dalla gara contro la Svizzera. L'Albania fino a pochi minuti dalla fine era dentro il girone, non è mai semplice a questo livello perché ci sono ritmi sempre molto elevati. Ma questo è, siamo pronti per affrontare qualsiasi tipo di gara".
Se ha qualche rimpianto per non essere fra i top, vista la sua tecnica: "Ognuno di noi punta sempre al massimo. Ho qualche rimpianto, potevo fare qualcosa in più, ma ho sempre cercato di dare il massimo per quello che era nelle mie possibilità. Essere qui oggi è sicuramente un grande privilegio: volevo esserci e ci sono riuscito, anche se non sto giocando. E' una grande soddisfazione essere presente nella squadra e sono contento di questo".