Claudio Ranieri ha rilasciato un'intervista ai microfoni del portale arabo Koora Break. L'allenatore della Roma ha parlato del momento della squadra, dei suoi obiettivi e del rapporto con la proprietà, oltre a dare una sua visione del calcio arabo attuale.
Gli obiettivi: "Voglio raggiungere qualcosa di buono in questa stagione e fare di tutto per la proprietà, per i giocatori e per i tifosi. Ora non stiamo in una buona posizione. Arrivare in Europa mi renderebbe felice. Dan Friedkin mi ha detto 'Claudio quest'anno sei l'allenatore ma l'anno prossimo sarai l'uomo che può spiegare tutto e guardare tutto'. Sono felice in questo momento".
L'approccio: "Ogni situazione può essere una grande sfida. A volte arrivi quando il campionato è già iniziato e devi gestire, come ora. Non ho partite amichevoli per conoscere meglio i miei giocatori ed è difficile per me scegliere, fare un cambio durante la partita e trovare la soluzione giusta. Per questo ho detto ai miei giocatori 'aiutatemi perché io sono da solo e devo capire 26 persone'".
La squadra: "In una squadra ogni giocatore deve aiutare il compagno. Solo così si può fare qualcosa di buono. Possiamo anche perdere, per me non è importante. Ma voglio vedere la mia squadra lottare fino alla fine della partita. Poi analizzeremo cosa abbiamo sbagliato e cosa abbiamo fatto bene. A Roma sono il quarto allenatore in un anno, ci sono state situazioni diverse e diversi sistemi di gioco ma va bene. L'importante è il lavoro, capire e migliorare".
Su Adulhamid: "Credo in Saud, Roma è un buon posto per i giovani giocatori arabi".
L'evoluzione del calcio arabo: "C'è stato un cambiamento nella mentalità, sono arrivati tanti buoni giocatori, ora è importante capire come si svilupperà la situazione. Cristiano Ronaldo ha fatto pubblicità poi sono arrivati altri buoni giocatori e ottimi allenatori. Ora l'importante è migliorare".