Mady Camara, centrocampista della Roma nella stagione 2022-23 e che ora veste la maglia del PAOK, ha rilasciato un'intervista al sito di Gianluca Di Marzio. Tra i vari temi, l'ex giallorosso ha parlato della sua esperienza nella Capitale. Ecco le sue parole.
Segue ancora la Roma.
"L'altra sera ho visto la partita contro il Milan. Li seguo ancora e tifo per loro: parlo con Pellegrini e Svilar, a volte anche con Mancini. La nostra era una grande squadra, peccato per la sconfitta in finale contro il Siviglia. Ma ho ricordi fantastici. La passione della città mi è rimasta dentro: l'atmosfera in Serie A è magica".
Sul futuro.
"Ora sono concentrato sul Paok, ma in futuro chissà, tornare in Italia non mi dispiacerebbe. In giallorosso è stato un anno molto positivo e ho avuto la fortuna di essere allenato da Mourinho".
A proposito di Mourinho.
"Ho un bel rapporto con lui, gli ho scritto anche quando ha firmato con il Fenerbahce per augurargli il meglio".
La chiamata di Mourinho nel 2022.
"Mi ha chiamato a sorpresa. Aveva parlato con Pedro Martins, che era il mio allenatore all'Olympiacos e gli aveva detto solo cose positive di me. Mou mi studiava da anni: era rimasto impressionato da una mia prestazione in Europa League nel 2019 contro il suo Tottenham. Mi ha conquistato con una frase: 'Se verrai con me, dovrai essere sempre il Mady che ho visto in quella partita'. È un allenatore che dà tanta fiducia ai giocatori e molti consigli con la sua esperienza. Anche quando ero infortunato continuava a convocarmi con la squadra: non mi ha mai lasciato indietro. Infatti in finale di Europa League ero in panchina. Mi ha detto che mi voleva con il gruppo perché me lo meritavo e per portare sorrisi ed energia positiva: quella Roma era un bel gruppo, mi sono divertito. Tutti i leader mi hanno accolto come a casa fin dal primo giorno".
Chi lo impressionò di quella Roma.
"Mi impressionavano in molti. Se ne devo scegliere tre per qualità e talento è una lotta tra Dybala, Pellegrini e... Volpato. Cristian due anni fa era giovanissimo, ma aveva qualità enormi: tutti alla Roma sentivano che sarebbe potuto diventare un grande giocatore. E credo che, se continuerà a lavorare bene, con il tempo potrà diventarlo".
Sulla finale di Europa League.
"La finale contro il Siviglia è stato un momento speciale ma allo stesso tempo una grande delusione. Dopo la sconfitta eravamo dispiaciuti. Mourinho ci disse di tenere la testa alta: 'Avete fatto un grande lavoro. Non ci hanno dato un rigore solare, meritavamo di più. Ma se continuerete a lavorare così, questa squadra potrà raggiungere grandi traguardi'".