Lunedì alle 20:45 la Roma affronterà il Monza allo stadio Olimpico, nel match valido per la 26esima giornata di Serie A. Oggi Alessandro Nesta è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida. Ecco le parole del tecnico biancorosso, riportate da TMW.
Nesta, come si può superare questo momento complicato?
"Non abbiamo ancora scollinato, altrimenti non sarei andato a casa. Purtroppo non siamo riusciti in precedenza a portare la squadra a un livello superiore. Siamo ripartiti dal pari con il Lecce, benino direi ma per vincere le partite serve qualcosa di più. La ripresa dei lavori il mercoledì? Non è che se ci alleniamo di più vinciamo le partite. Qualche giocatore l'ho ritrovato un po' stanco fisicamente e mentalmente, ecco perché abbiamo deciso di dare dei benefici a tutti. A volte insistere a lavorare sul campo è come andare contro un muro. Meglio due giorni di riposo e non "punire", passatemi questa parola. A volte due giorni da passare in famiglia fanno meglio che stare sul campo".
Ranieri ha parlato di come è complesso il vostro lavoro. Quanto è complicato il suo e quale giocatore ha visto con lo spirito giusto?
"Un gruppo di giocatori ha sempre determinate qualità, ci sono dei leader tecnici e altri che magari tengono su il morale dei compagni. In questa rosa ci sono Gagliardini e Pessina, per esempio, che in carriera hanno vissuto diverse situazioni. Anche Keita Balde può aiutarci. Poi ci sono tanti giovani che vanno trascinati e aspettati. Io dico sempre ai miei calciatori che non devono spaventarsi, le ondate negative ci sono all'interno di una stagione. E la squadra forte è quella che sa resistere a queste ondate. Nell'Italia campione d'Europa che ho visto dal vivo i leader erano Bonucci e Chiellini che poi hanno trascinato tutti. Ranieri è rimasto nella storia in Premier League, persona corretta e positiva. Un signore in tutto, persona onesta anche nei giudizi e nei post gara. In quella città lui è un valore aggiunto, non tutti riescono a gestire Roma".
La sfida alla Roma richiama alla mente la sfida fra Lei e Totti. I giovani sono ancora disposti a carpire i segreti dai più grandi?
"Lo spero. Ai giovani di oggi manca l'ambizione, questo ho avuto modo di riscontrare. La differenza rispetto alla mia generazione è il benessere, io riuscii a capire che per me all'epoca era una grande opportunità. Purtroppo la generazione di adesso si accontenta. E questo non mi piace. Se per me sarà una gara differente rispetto alle altre? Io sono cresciuto a Roma e sono entrato alla Lazio a 8 anni. Io sono cresciuto con il derby di Roma, ho giocato quelli di Milano ma in tranquillità. A Roma è un'altra roba, il calcio è molto importante e non solo uno sport. Si vive anche di passato, ci piace questa roba e la sento questa partita".
C'è qualche recuperato? Keita può giocare dall'inizio?
"Keita può darci qualcosa a gara in corsa. Birindelli lo avevamo recuperato ma in allenamento si è fatto male di nuovo, Pessina e Gagliardini non ancora. Ma io ho bisogno di Pessina e spero di averlo presto a disposizione. Ci è mancato tanto".
A questa squadra manca ancora la giusta cattiveria per riuscire a mantenere la categoria?
"La grande difficoltà che ho avuto è stata quella di non aver accesso quella fiammella. Tutto sta nelle motivazioni nel voler stare in un posto, questo fa la differenza. Poi possiamo parlare di tecnica e di altro, ma ciò che conta davvero è desiderare restare in un posto. Io quando sono stato al Milan desideravo fortemente restare in quel club e ho fatto di tutto per farne parte. Serve anche questo atteggiamento".
Come pensa di fermare Dybala e gli attaccanti della Roma?
"La partita è stata preparata in un certo modo, non andiamo a difenderci in otto. Non ci abbasseremo troppo, cercheremo di essere equilibrati consapevoli che sarà complicato. L'importante è giocare tutti insieme ma non andremo a fare barricate perché poi contro questa Roma prima o poi il gol lo prendi. La squadra deve avere il piacere di giocare le partite? La posizione è quella che è, ma i calciatori sono stati sempre rassicurati. Poi è chiaro che ci sono dei momenti in cui serve la testa giusta e le motivazioni giuste. Che per me sono tutto".