Ieri sera il Fenerbahce è stato eliminato dai Rangers di Glasgow agli ottavi di finale di Europa League. La squadra di José Mourinho, dopo aver perso 3-1 in casa all'andata, era riuscita a rimettere il confronto in parità, vincendo 2-0 nei tempi regolamentari. Alla fine poi la formazione turca si è arresa ai calci di rigore. L'ex tecnico della Roma però ha recriminato per l'arbitraggio, lamentando la mancata assegnazione di più di un rigore per i suoi.
Le parole dello Special One in conferenza stampa: "Siamo stati la miglior squadra in campo. Abbiamo meritato di vincere dopo i 90 minuti e dopo i 120. Dopo la prima partita sono stato onesto e ho detto che aveva meritato di perdere. Ma stasera siamo stati la squadra migliore in campo. L'arbitro e il VAR hanno deciso che saremmo dovuti andare ai calci di rigore, perché c'erano almeno 3 rigori nel corso dei 120 minuti. Ai rigori ne abbiamo sbagliati 3 e i Rangers sono andati avanti. Ovviamente siamo tristi perché volevamo provare a raggiungere la finale, ma sono molto orgoglioso dei miei ragazzi".
Il tecnico poi ha fatto riferimento a quanto successo durante e dopo la finale di Budapest con la Roma: "Io spero solo che tutto quello che è successo alla mia squadra nelle competizioni europee non sia una conseguenza della finale di Budapest. Spero che sia stata una cosa casuale. Da quella finale e la mia squalifica, le cose che ci sono successe sono strane. Non siamo in Champions perché al minuto 118 hanno dato un rigore che ha visto solo il VAR, non abbiamo vinto contro il Manchester United perché non ci hanno dato un rigore che hanno visto tutti. Oggi c'era un ragazzo al VAR che è considerato uno dei più bravi, eppure non ha visto 3 rigori. Ho pagato con la sospensione e spero che tutto questo sia finito e che si tratti solo sfortuna".