La Roma ha vinto 1-0 contro il Verona allo stadio Olimpico, nel match valido per la 33esima giornata di Serie A. Dopo la partita, Claudio Ranieri è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Ecco le parole del tecnico giallorosso, riportate dal sito ufficiale del club.
Ci voleva un gesto concreto per risolvere questa partita, ci ha pensato Soulé.
"Sì, è stata una partita difficilissima così come ce ne immaginavamo. Sapevamo che il Verona era una squadra molto fisica, un rullo compressore: loro giocano in avanti e poi ti vengono in contro-pressing. Non era una cosa facile perché poi hanno due punte molto veloci e nell'uno contro uno sono molto abili. Però, bene per noi perché siamo riusciti a sbloccare il risultato".
Con la concretezza di Soulé.
"Con la concretezza di Soulé e il cambio gioco di Cristante, che è stato meraviglioso. Bene anche Shomurodov. Ma bene tutti quanti. Non mi piace fare delle classifiche. I ragazzi hanno sofferto come piace a me. Non è stata, lo ripeto, una partita facile. Volevamo i tre punti, sono venuti e facciamo una buona Pasqua, noi e i nostri tifosi".
Siete a -2 della Champions, lei aveva consigliato di non scommettere neanche un euro. Era una piccola provocazione, nel senso di togliere un po' di pressione alla squadra che magari poteva sentirla in questo momento?
"Io accetto le scommesse, ho il salvadanaio, datemi i soldi (il mister rider, ndr). No, non è facile ragazzi, non è facile. Allora, un conto è dire che questi ragazzi stanno facendo una cosa straordinaria: noi ci proviamo, c'è il sogno - benissimo - poi c'è il pensiero e poi c'è l'azione. C'è da lavorare, perché abbiamo delle partite meravigliose, bellissime, perché c'è l'Inter, la Fiorentina, non è una passeggiata tra i boschi. Ci siamo, vogliamo fare bene, vogliamo che alla fine i nostri tifosi siano contenti del nostro campionato. È iniziato male, ma deve finire possibilmente bene".
La Roma ha fatto 34 punti in 14 gare del girone di ritorno. Che cosa ci dice questo dato del valore della rosa della Roma?
"C'è un buon gruppo. Io non resto perché basta, è giusto così. E poi bisogna lasciare il tempo al nuovo allenatore di capire il suo gruppo, plasmarlo e cominciare a salire in classifica. Perciò un altro anno con me sarebbe perso, e io non voglio che la Roma perda tempo. Abbiamo tanto da lavorare e tanto da fare, per cui è giusto che io mi faccia da parte e arrivi un tecnico che sappia quello che vuole e come ottenerlo".
Se i Friedkin mettessero quei due giocatori che probabilmente mancano per competere per lo Scudetto l'anno prossimo direttamente, allora per te avrebbe più senso restare?
"No, io ho finito, non c'è più senso, basta. È già tanto che sono tornato...".
La lista degli allenatori l'avete consegnata, però nel frattempo è accaduto che probabilmente c'è un nome nuovo a disposizione, quello di Ancelotti. Merita un aggiornamento della lista?
"Non parlo più dell'allenatore, mi dispiace".
(asroma.com)