Roma avanti a testa bassa

C’è solo una buona notizia: anche lo scorso anno la Roma si qualificò come seconda e poi raggiunse la finale di Budapest. Ma è solo il premio di consolazione di un’altra trasferta europea deludente, per non dire imbarazzante, che produce solo il punto utile per certificare i playoff. A questo punto molto probabilmente non basterà neanche segnare venti gol allo Sheriff all’ultima giornata, perché lo Slavia si è portato a +2 in classifica e vincerà il girone battendo il Servette a Praga. Sotto con gli squali della Champions allora, con tutte le complicazioni di febbraio che Mourinho ha sperimentato già nel 2023. Eppure il verdetto è giusto, giustissimo, perché la Roma da esportazione sembra la sorella svagata della squadra dell’Olimpico. Sarà perché sente la mancanza del dolce della nonna, come direbbe l’allenatore, ma il problema esiste e va affrontato (…)