Roma, un vero peccato

I dettagli di una partita bella e imperfetta, sotto a una pioggia incessante, convergono verso il risultato più imprevedibile. Vince l’Inter, che scappa a+7 e galoppa in serenità verso lo scudetto. Da ora sì, può dedicarsi alla Champions. Ma la Roma, alla prima sconfitta con De Rossi in panchina, incassa una punizione pesante rispetto agli sforzi profusi e alla qualità del gioco. Avrebbe meritato il pareggio e invece esce con quattro gol sul groppone che la obbligano a osservare con disappunto la classifica.

La differenza tra una grande squadra e una buona squadra è nella struttura, in primo luogo. E nei singoli, ancora più evidentemente: immaginate Roma-Inter a portieri invertiti, state certi che il punteggio sarebbe stato diverso perché Sommer ha salvato lo specchio due volte, mentre Rui Patricio è colpevole almeno su un paio di gol. (…) Ma poi c’è un altro elemento  da considerare: in teoria De Rossi sfoggia una delle coppie d’attacco più forti della Serie A, in pratica però Lukaku e Dybala nelle partite importanti non stanno determinando da un pezzo (…)