Letture e cambi, l’abilità di Ranieri

La Roma di Claudio Ranieri non annoia mai. Perché basta un lampo nel finale per cambiare la partita, basta un accorgimento per sviluppare nuove occasioni, ma soprattutto basta un cambio per trovare la svolta e la vittoria. E il tecnico come se stesse assaporando un best seller riesce a leggere la partita nei novanta minuti con disinvoltura, naturalezza, straordinaria efficacia. Se un allenatore riesce a trovare un paio di vittorie attraverso i gol e la partecipazione dei nuovi entrati si può parlare anche di fortuna, ma se nel giro di ventiquattro partite dieci subentrati vanno in gol e in tante occasioni partecipano alla vittoria, allora vuole dire che la dea bendata c’entra poco o niente. Se poi quell’allenatore è Ranieri, che nell’ultimo anno a Cagliari ha raggiunto la salvezza vincendo o pareggiando per undici volte con le sostituzioni, allora non può che definirsi un vero e proprio “Mister Cambi”. Nella sfida di sabato sera il gol è arrivato da Dovbyk, partito dal primo minuto, ma a propiziare l’azione della vittoria è stato il simbolo in giallorosso della sua particolare qualità e abilità: Shomurdov. Lancio lungo di Cristante, l’uzbeko riesce a disturbare Baschirotto insieme a Dovbyk, permettendo poi all’ucraino di avventarsi sul pallone e di battere Falcone dopo l’ingresso in area. Ecco qui il gol vittoria che vale tantissimo nella lotta al quarto posto.