Francesco Totti ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport, in cui ha parlato di diversi temi legati alla Roma e non solo. Ecco le parole dell'ex capitano giallorosso.
Il fallimento dell'Italia all'Europeo: "Purtroppo quest'estate non è andata bene, pensavo che l'Italia potesse fare molto meglio. Stiamo scoprendo ora che i giocatori non sono arrivati a quella competizione al meglio dal punto di vista fisico e mentale e quindi stiamo capendo perché è andata male. Quando è così è davvero difficile arrivare fino in fondo. La Nazionale non ha fatto tutto ciò che noi ci aspettavamo".
Spalletti ha ammesso gli errori, allenatore e ct sono mestieri diversi: "Sono due lavori totalmente opposti. Un conto è avere i giocatori quotidianamente, un altro una volta al mese per pochi giorni. E' diverso l'allenamento, l'approccio. Io credo Spalletti abbia capito i suoi errori, l'ha anche detto e ora spero possa ripartire da queste vittorie in Nations League".
Lui e altri 10 della Nazionale erano stati chiamati in causa prima dell'Europeo, non dopo: "Non è che noi possiamo fare chissà che. Ma magari un consiglio, una battuta, una chiacchierata può far aprire tanti fronti che da solo non riesci ad aprire".
Se gli manca un ruolo operativo nel calcio: "Sì, un po' mi manca. Ma sto bene ugualmente, ho altri lavori e altre cose da fare. Dovessi però ricoprire una posizione nel calcio dovrebbe essere impegnativa, ma soprattutto importante".
Lui, Del Piero e Maldini sono fuori: "Perché diventi ingombrante, un nome importante offusca tutto il resto. Però se sei una persona competente e pure importante succede questo. Se non veniamo presi in considerazione, evidentemente si è legati ad altri obiettivi e pensieri".
Se è stato vicino al ritorno alla Roma: "A Roma se ne parla tanto, poi, come si dice, se vai a spremere il limone esce poco o nulla. Nessuno mi ha mai chiamato. Me l'aspettavo? No. Ma siamo tutti felici, sia io che loro. Forse i tifosi un po' meno..."
Un pensiero sul calciomercato e chi si è rinforzato: "Si sono rinforzate diverse squadre, soprattutto le più blasonate. La Juventus è la squadra che ha cercato di fare il mercato più importante".
Se gli piace la Roma dopo il mercato: "Nì. All'ultimo, dopo tutti i casini che sono successi, hanno cominciato a rischiare un po' tutto. Ora sta a De Rossi metterli bene in campo, far sì che i giocatori riprendano la condizione migliore. Nell'ultimo mese ci siamo sentiti spesso e volentieri, quasi tutti i giorni, è contento di quello che sta facendo e ora proverà a fare meglio perché non pensava di partire così male. Ha la voglia e la testa giusta per migliorare".
Bove è andato via, Zalewski sta per partire. Sono diversi i ragazzi del vivaio che lasciano Trigoria: "Per me è semplicissima la risposta: bisogna fare chiarezza. Se tu esci allo scoperto facendo chiarezza, diventa tutto più semplice. Se nascondi ciò che accade dentro Trigoria diventa più complicato per tutti. Bisogna essere chiari, obiettivi, i tifosi vogliono questo".