Dopo il mancato rigore per la Roma nella trasferta di Monza, per l'evidente fallo di Kyriakopoulos su Baldanzi, continua la discussione sui torti e i problemi arbitrali. Interpellato da Il Messaggero, l'ex arbitro Gianpaolo Calvarese ha parlato dell'episodio e della casistica che lo riguarda.
C'è stato un cambio di linea nel giudizio dello step on foot?
"Ci vuole uniformità. Nel calcio, come in giurisprudenza, un episodio diventa un benchmark per gli addetti ai lavori visto che il regolamento è difficile da interpretare. Semplificare il tutto è ancora più difficile. Il problema si pone non su ieri, ma sulla concessione del rigore al Verona della scorsa settimana con un intervento del Var per una cosa molto minore".
Quello su Baldanzi era fallo o no?
"Partendo per Mourinho, passando per Baroni, Fonseca, Gotti, sono rigori che non piacciono agli addetti ai lavori, ma se vengono assegnati anche al Var allora bisogna adottare una linea comune. Questo quasi uguale a Lecce-Milan dell'anno scorso chiamato dal Var".
Perché non è stato richiamato dal Var?
"Premesso che per la CAN questo non è rigore, ascoltando l'audio del dialogo tra arbitro e Var è stato detto che è un piccolo step on foot. Io credo che piccolo o grande, non dia la giusta interpretazione a un evento ed è qui che entra in gioco la qualità di arbitro o Var".