Giuseppe Giannini ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. L'ex capitano della Roma ha parlato del momento difficile che sta vivendo la squadra giallorossa e dell'arrivo in panchina di Claudio Ranieri. Ecco le sue parole.
Sul ritorno di Claudio Ranieri.
"E' un nuovo inizio nel segno dell'esperienza, un ritorno al passato importante maturato attraverso gli stessi ragionamenti che portarono i Friedkin a scegliere De Rossi al posto di Mourinho a gennaio: solo Daniele poteva ricompattare la squadra in quella fase, ora tocca ad un altro romano e romanista".
E' sembrata a tutti la scelta più logica in questa fase critica.
"Quello di Ranieri è un ritorno importante, una figura credibile e autorevole a tutti i livelli. Ha credito to coi tifosi, è stato scelto anche per questo. I giocatori hanno grande rispetto per lui. È l'uomo adatto per far ripartire di slancio la squadra, ha vinto tanto all'estero e ha sempre fatto bene: ci sono tutti i presupposti per risollevare un ambiente depresso".
Con quale ricetta, in particolare, Ranieri può farcela?
"Ma in questo momento non ci sono formule chimiche particolari e nessuno, del resto, ha la bacchetta magica. In questi casi si deve parlare poco e correre tanto, è l'unica medicina. Quando si parla troppo, si rischia di creare problemi anche con l'esterno".
Come parlerà ai senatori Pellegrini, Cristante e Mancini, da mesi nel mirino dei tifosi?
"In questi casi può bastare uno sguardo dritto negli occhi, un abbraccio o una pacca sulle spalle per capirsi al volo e ripartire insieme con l'intensità giusta. A volte, le parole non servono per entrare comunque nella testa e nell'anima dei giocatori".
Anche un giocatore dell'esperienza di Hummels, finora in campo solo 23' a Firenze, potrebbe tornare protagonista.
"E' uno che ha giocato la finale di Champions. Ha tutto per essere importante anche come figura carismatica: può diventare un nuovo punto di riferimento per i compagni. Se Mats è nelle condizioni di dare un mano, Claudio non esiterà a chiedergliela".
Da numero 10 a numero 10, che cosa si sente di dire a Dybala in questo momento?
"Ha dalla sua la fantasia e il talento, gli direi di portare in campo la spensieratezza di cui la Roma, timorosa di questi tempi ha bisogno, quel suo calcio in libertà che può far male agli avversari. Può farlo perché sente l'affetto della gente, che gli dà una spinta in più".