Oggi, 25 novembre, si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La Roma, da tempo attiva su questo fronte, ha partecipato all’inaugurazione di un murale nel quartiere di Monti Tiburtini. All'evento era presente Mario Hermoso, che ha parlato con i cronisti presenti anche della situazione della Roma. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da Il Messaggero.
Le parole dell'ex Atletico Madrid sulla crisi della Roma: "In fin dei conti la situazione durante la stagione spesso può non essere positiva, è una cosa che si sta vivendo anche in molte altre squadre importanti d’Europa, come per esempio nel campionato inglese, sulla linea di quello che sta succedendo ora al Manchester, no? Grandi giocatori, squadra importante che ha vinto molti titoli in questo periodo, credo che si possa vedere che alla fine nel calcio quando non sei al cento per cento sia a livello fisico che mentale, a livello competitivo, ovviamente le squadre crescono sempre di più, c’è molta più competizione per vincere le partite".
Hermoso poi ha proseguito: "Ora quello che dobbiamo fare a noi è tornare a essere al cento per cento in tutti gli ambiti, sotto tutti gli aspetti, e questo passa ovviamente sotto la nostra responsabilità, noi giocatori siamo responsabili, nel bene e nel male, di tutto ciò che succede, tutto ciò che riguarda il club, la squadra, la gente, come i tifosi che seguono la Roma. Ovviamente i primi responsabili di ciò siamo noi, non c’è dubbio su questo. Adesso quello che faremo con Ranieri sarà dare una svolta a una situazione che è complessa. Credo che si siano sempre vissute situazioni difficili e importanti in tutta la storia del calcio, non solo nella Roma, in questo momento che stiamo vivendo, ma nella storia. Credo che gli unici in grado di rimettere le cose a posto, per tornare a vincere, ad essere felici tutti insieme, a parte di noi, che dobbiamo dare il massimo in campo, insieme a tutta la gente che segue e appoggia la Roma, che davvero la sente nel cuore, che aiuti la squadra, che aiuti i giocatori. Abbiamo molti giocatori giovani, per i quali magari tutta questa pressione può essere un po' grande, ma abbiamo una serie di giocatori che hanno già giocato molte partite a livello internazionale, abbiamo conoscenza ed esperienza di ciò che sono queste situazioni. Siamo i primi a volerli aiutare. Quelli che si prenderanno maggiori responsabilità siamo noi che viviamo da più tempo il mondo del calcio. Credo che assumeremo un ruolo di guida all’interno dello spogliatoio. Siamo convinti di poter cambiare la situazione".
Il difensore ora è fermo per infortunio e sta provando a rientrare per la gara con il Tottenham: "Mi piacerebbe rientrare il prima possibile, rispettando la parte medica, di fisioterapia, che vogliono vedermi al meglio, per farmi arrivare al massimo livello possibile. Sono fermo da quasi 5 settimane, per essere al massimo, se non rientro questa settimana, sarà la prossima".