Domani, alle 18:45 allo stadio Olimpico, la Roma affronterà il Braga, nel sesto match di Europa League. Oggi Claudio Ranieri è intervenuto in conferenza stampa per presentare la gara. Ecco le parole del tecnico giallorosso, riportate dal sito del club.
Ci può dare un aggiornamento sui giocatori? Celik ha recuperato? E Soulé, un investimento del Club, che momento sta vivendo?
"Ho recuperato tutti tranne Cristante, sia Dovbyk, sia Celik sono a disposizione. Soulé è il futuro. Dopo un anno bellissimo a Frosinone è arrivato alla Roma e pensava di fare le stesse cose. Poi, un po’ lo conoscono, un po’ il cambio di squadra ha pesato su di lui, ma è un ragazzo sul quale conto molto, la Roma ci conta molto, lo vedo vivo, cercheremo di tirargli fuori il meglio".
Volevo sapere la sua valutazione sulla gestione tra campionato e coppe. C’è la percezione che nelle coppe si possano raccogliere più soddisfazioni che in campionato?
"Io credo che ogni partita debba farci riflettere e farci dare il massimo di quello che vogliamo. Solo così si crea uno spirito di gruppo positivo. Noi dobbiamo far bene, Europa League, Coppa Italia, campionato. Dare il massimo in ogni partita, questo è il nostro obiettivo. E poi vedremo cosa faremo in questa stagione".
Una sua valutazione su Dovbyk? Come si può rilanciare un attaccante che non segna da 40 giorni? E come lo si può togliere dalla morsa dei difensori centrali che ogni volta lo raddoppiano? È ipotizzabile nel mercato di gennaio affiancargli una seconda punta di ruolo?
"Più che chiedere a Dovbyk, io penso che lui debba tornare su una buona condizione fisica, i vari infortuni prima, l’influenza dopo, un fisico del genere viene debilitato di più rispetto ad un giocatore di una taglia minore. Poi, dovremo capire noi come lui va servito. L’ho spiegato, l’ho fatto vedere, ma certamente anche lui deve mettersi a disposizione. Io penso che la prima cosa sua debba di tornare al 100%, uno della sua stazza non al 100% non rende. Cercheremo di portarlo alla migliore condizione e conoscendolo meglio, con l’innalzamento dell’autostima da parte di tutta la squadra, anche lui ne beneficerà".
Pellegrini a che punto è? In questa partita può tornare in campo? Per il futuro cosa può fare il ragazzo, avendo un contratto in scadenza il prossimo anno?
"Ci ho parlato sotto l’aspetto privato, ma del suo aspetto contrattuale non ci ho parlato e non so cosa vuole fare in futuro. È un ragazzo che merita, l’ho visto più sereno durante gli allenamenti, questa è la cosa più importante. Si sta allenando bene, inizia a prendere la porta, anche se in allenamento, ma aiuta per tornare alla sua caratura, che è notevolissima".
Volevo chiedere qualcosa su Dybala: la sua gestione è delicata, anche se sembra stare bene fisicamente. Può giocare anche questa partita?
"Come sapete la sera, prima di ogni partita, tiro le conclusioni sugli allenamenti svolti e sulla partita precedente. Con alcuni giocatori dovrò parlare bene per capire. È importante la coppa, la gara che andiamo ad affrontare contro il Braga, ma è importante anche il Como per cui vedrò quello che dovrò fare".
La Roma con il Lecce ha prodotto diversi tiri, in campo corre, ha un’energia decisamente diversa. Cosa ha dato maggiormente a questa squadra? L’aspetto psicologico o dal punto di vista atletico ha cambiato qualcosa? E una curiosità per il futuro, il ruolo da dirigente quanto la sta occupando? Si sta impegnando anche sulla scelta del prossimo allenatore?
"Io mi sto impegnando 50 e 50. Ho dei giocatori meravigliosi, che mi lasciano una certa serenità per pensare anche al futuro. Con la proprietà e Ghisolfi stiamo pensando a tutto, al mercato, a tutto. L’allenatore? La questione l’abbiamo spolverata, adesso non è la priorità, però ci stiamo pensando. Non stiamo negando, senza entrare nelle specificità. Alla squadra ho dato quello che è il mio modo di essere. Io cerco empatia, ovunque sia stato, se mi trovo bene con i ragazzi, se loro capiscono le mie necessità, io vado d’accordo con tutti. Questa era una squadra ben allenata. Ogni allenatore ha il suo modo di preparare le partite, di vedere il calcio. Ma se la squadra ha corso con il Napoli, in altri impegni come Atalanta e Tottenham, e faccio riferimento solo a questioni fisiche, magari anche correndo tanto e male in alcune occasioni, comunque è successo perché è stata preparata prima. L’allenatore non può arrivare e far correre. Loro erano stati preparati bene dai precedenti tecnici e preparatori. Io ho usufruito della loro preparazione e ho messo quella che è la mia idea, per come intendo io giocare. I giocatori ormai sono diventati delle spugne. Ci sono allenatori che giocano con uno schema fisso, altri che utilizzando diversi sistemi, altri ancora che cambiano durante la partita stessa, e i ragazzi sono diventati così bravi per fargli capire quello che dobbiamo fare. E ovviamente questo mi avvantaggia molto".
Hermoso e Pisilli possono trovare spazio dall’inizio nelle rotazioni?
"Ho detto, tirerò le somme questa sera. Domani parlerò con i ragazzi, poi deciderò in tranquillità. Mi fanno stare tranquillo, certo ci sono giocatori che ancora non hanno i 90 minuti, per cui devo valutare bene se metterli dall’inizio o farli subentrare".
L’altra volta in conferenza stampa ha detto: “E se fossi io l’allenatore del prossimo anno?”. Volevo capire se fosse solo una battuta.
"No, era una battuta alla Petrolini. Niente di che".
Al di là del nome dell’allenatore del prossimo anno, ci sono caratteristiche precise che state cercando?
"Stiamo cercando un allenatore bravo. Basta. E poi speriamo di non sbagliarlo".
Qual è un giocatore che può sostituire Angelino qualora decidesse di far riposare lo spagnolo?
"Intanto, c’è qui Saelemaekers. Zalewski, El Shaarawy, ci sono soluzioni qualora decidessi di farlo riposare. Posso giocare a quattro...".
Che Braga si aspetta di trovare in questo match? E in casa la Roma è favorita?
"Ormai, quando si gioca, non c’è più molto il fattore campo. Certo, il pubblico della Roma è molto caldo, molto presente, spinge molto la squadra, però io mi aspetto un Braga che sa giocare a calcio, con le caratteristiche portoghesi e influenze europee. Ossia, che va in verticale, che sa tenere palla, che sa pressare, che ha buoni giocatori, conosco Moutinho, è stato un mio giocatore, mi aspetto una bella partita con due squadre che vorranno vincere". (asroma.com)