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(05/01/2025) A.S. Roma

Amantino Mancini: Per il derby serve il sangue agli occhi. Quel gol gol di tacco è indimenticabile

Dopo essere stato ospite a Trigoria, Amantino Mancini ha parlato ai microfoni di Serie A Preview, consueto podcast della Roma che precede la partita di campionato. L'ex giallorosso ha parlato delle emozioni del derby contro la Lazio e dei suoi trascorsi con la maglia della Roma. Ecco le sue parole.

Mi hai detto che hai trovato Trigoria cambiatissima...
"È motivo di felicità e orgoglio tornare in quella che è stata la mia casa. Sono stati sei anni meravigliosi, indossare questi colori è difficile perché l'ambiente è molto caldo ma io sono grato a questo club".
 
Cosa hai provato quando sei tornato a Trigoria?
"Oggi è un'altra Trigoria, ora è molto più bella. Per me è tra i centri sportivi migliori al mondo. Mi sono passati in mente tutti i ricordi, sono arrivato qui da ragazzino ed era la mia prima esperienza all'estero in una squadra così importante. Ho ripensato a tutte le volte che ho fatto questa strada, è bello rivivere questi momenti".
 
È diverso giocare nella Roma?
"Molto diverso. I romani sono molto caldi, come i brasiliani. Io ho giocato all'Inter ed è molto diverso rispetto al modo in cui si vive il calcio a Roma. I tifosi ti apprezzano, sei un punto di riferimento. Ho vissuto momenti meravigliosi, in questa città si respira calcio. Quando sono arrivato a Fiumicino era giugno e i tifosi mi dissero subito: 'Mi raccomando al derby'. La partita però si giocava a novembre, quindi mi avvisarono con quattro mesi di anticipo... Lì capisci cosa sono i tifosi della Roma, sono speciali".
 
Il tuo gol di tacco al derby?
"Momento unico. Emerson fa il mio stesso movimento ma lui lo fa rasoterra, mentre io al volo. Fu un gol importante, il mio primo in Serie A. Fare un gol così è anche fortuna ma c'è anche il gesto tecnico da sottolineare. Gol indimenticabile, mi ha dato molta fiducia. Per un esterno 40 gol in Serie A sono tanti".

I tifosi dopo il tuo gol al derby?
"Inizialmente non realizzavo cosa avevo fatto, l'ho capito dopo. I tifosi mi fermavano per strada. Poi ho riguardato il gol e ho capito l'importanza di ciò che ho fatto".
 
Come vedi questo derby?
"Due momenti differenti ma il derby è sempre equilibrato, è una partita particolare. Contro il Milan la Roma ha fatto una grandissima partita, meritava di vincere. Andare a San Siro e giocare così prima del derby è tanta roba, Ranieri è stato bravo a capire la partita e mi auguro che domenica la Roma possa vincere".
 
Come valori assoluti la Roma ha giocatori importantissimi...
"Il derby è una partita diversa dalle altre. Serve la mentalità giusta e il sangue agli occhi. Entrando in campo così ci sono maggiori possibilità di vincere".
 
Il gol al Lione?
"Il difensore mi sta ancora cercando (ride, ndr). Quel Lione era molto forte, abbiamo fatto una grandissima partita in un campo difficile. Fu un risultato molto bello, se non sbaglio il mio gol è stato inserito tra i dieci gol più belli della Champions League. Con Spalletti giocavamo benissimo, la squadra si conosceva".
 
La doppietta a Udine?
"Udine mi ha sempre portato fortuna. Lì giocai la mia prima partita con la maglia della Roma e feci assist a Delvecchio. Poi feci la doppietta e un'altra volta feci dieci doppi passi e guadagnai il rigore. Fu una partita indimenticabile".
 
Eravate un bellissimo gruppo.
"Era il nostro DNA. Spalletti è l'allenatore con cui mi sono trovato meglio, anche Capello è stato importante perché mi fece debuttare. Spalletti mi ha insegnato tanto in campo, è un grande studioso. Scendere in campo con lui era bello, la squadra sapeva cosa fare. Giocavamo a memoria, sapevamo tutti i movimenti e avevamo dei meccanismi perfetti. Abbiamo fatto 11 vittorie di fila, peccato per il gol di Materazzi. Era un piacere vedere quella Roma".

Un protagonista nel prossimo derby?
"Dybala, una doppietta sua non sarebbe male...".
(asroma.com)

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