Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Pellegrini? Ho sentito che ne parlavano male pure i telecronisti e mi ero anche indispettito, perché comunque è il capitano della Roma e dopo 10 minuti avevano detto che non era entrato in partita, ho pensato "stiamo proprio alle offese in pubblico". Però quello su cui ho riflettuto è il post gara. Cioè quando Ranieri ha spiegato chiaramente e giustamente che se la voleva giocare alla pari, non voleva rischiare l'inferiorità numerica e per quello ha tolto Hummels e Koné. E la verità è che poi ha giocato tutto il secondo tempo in inferiorità numerica. Lì andava levato dopo un quarto d'ora Pellegrini; chiunque metti, Zalewski, i terzini, pure Saud, fa meglio di lui. Io dico che se metti Baldanzi al posto suo vinci per distacco, meglio di Pellegrini fa, quel gol aveva almeno il 90% delle possibilità di farlo. Pellegrini ormai è un peso, ma un peso preoccupante, cioè bisogna avvertire Ranieri di non farlo entrare. Perché poi comincio a pensare: guardate che la storia del gatto nero esiste, esiste veramente, io non sono scaramantico. Ho rivisto la punizione di Genova, quella che ti ha impiccato la vittoria, era l'ultima di De Rossi. A un certo punto, la Roma in difficoltà, spazza il pallone, lui c'ha la palla e invece di tenerla crolla addosso a un avversario. E gli hanno capovolto pure la punizione stavolta, abbiamo rischiato di prendere gol su punizione alla fine. La gente non ne può più. Ma come fa il Napoli a prendere uno come Pellegrini? Qual è il motivo? Cristante è più da battaglia, con tutti i suoi limiti magari ora sta male, è più lento... Ma Pellegrini non è da battaglia. Quello che pensiamo tutti è che se si lascia Roma alle spalle può tornare calciatore. Un mio mi ha chiesto come lo avessi visto e io gli ho risposto che no visto la partita d'addio ieri, ma da addio al calcio ieri. Quando sentivo i telecronisti, io da romanista dicevo: "questi ci stanno criticando il capitano della Roma dopo 10 minuti, ma comee si permettono?", poi però ho detto "poveracci, ma che gli posso dire?". È stato imbarazzante, poi quando è andato a chiedere il time-out a Ranieri per chiedere dove doveva andare, dove si doveva mettere. Lui ha una campagna stampa favorevole di livello altissimo, leviamo i telecronisti che non possono negare l'evidenza quando tu tocchi il pallone e lo ridai sempre agli altri, ma mettere 5 a Pellegrini è uno scandalo. Io gli avrei messo NG, perché sennò è 3 oppure 4, ti impicca la partita un'altra volta. E poi ripeto lui, a parte l'ingaggio, viene definito uno dei grandi giocatori di qualità della Roma, ma, quando hai qualità e giochi in quel ruolo, tu devi comandare, non andare dall'allenatore e dire "dove mi metto?". Io mi ricordo che Falcao andava da Liedholm e gli diceva "mi metti più indietro Ancelotti, mi metti più avanti un altro?", comunicava, si andavano a confrontare. I grandi giocatori con l'allenatore al massimo si confrontano, ma non sul ruolo. Il suo ruolo deve essere quello di comandare in campo, non andare a chiedere la posizione all'allenatore. Quello è stato il punto più basso della sua carriera. E lì lo hanno notato tutti: pensate agli allenatori che lo dovrebbero prendere, Spalletti che lo dovrebbe chiamare in Nazionale... Si è bruciato definitivamente con quella storia. Quella di ieri secondo me è stata la miglior partita di Dybala, io le ho viste tutte da quando è alla Roma, e quella di ieri sera è la più bella, al di là del gol di destro, i numeri che ha fatto ieri Dybala... credo che abbia perso forse un pallone, ma non credo, perché non me lo ricordo, lo dico a caso per dire un numero. Non ha perso un pallone, la qualità estrema, ha fatto delle giocate strette e lunghe pazzesche. E noi due settimane fa abbiamo discusso solo di mandarlo al Galatasaray, non noi, ma a Roma si parlava solo di quello, per dire a che livelli siamo arrivati, siamo arrivati a dei livelli. Siccome non siamo più abituati ai grandi giocatori, neanche li riconosciamo più, parlo al plurale perché questa è la piazza. Se avessimo giocato più trasferte così probabilmente avremmo almeno dieci punti più. Nel derby con la formazione del primo tempo posso giocarmela, con Pisilli un po' più basso, come poi ha fatto a un certo punto della partita, con El Shaarawy cambio in corsa, perché lui quando entra fa bene, mentre quando inizia la partita fa ridere. Per cui non toccherei niente, squadra che pareggia non si tocca, andiamo avanti con questo slogan e vediamo che succede. Non sono negativo. In tanti hanno detto che l Roma ha sbagliato molto, soprattutto nel primo tempo, ma la Roma ha voluto rischiare, ha giocato con coraggio, forse eccessivo, perché loro avevano dei giocatori che sapevano ribaltare il gioco, e ha rischiato qualcosa, ma le occasioni vere, quelle vere, le ha avute tutte la Roma, compreso il palo di Dovbyk, che era più difficile prendere il palo rispetto alla porta. Voto a Dovbyk? Ampiamente sufficiente, non 7 però 6,5 glielo do, perché secondo me ha sbagliato meno palloni di altre volte, ne ha tenuti un po' di più, mi ha fatto vedere un tiro di destro che mi sono quasi commosso in quel momento".