Questa sera alle 20:45 la Roma sfiderà la Juventus allo stadio Olimpico, nella gara valida per la 31esima giornata di Serie A. Doppio ex della sfida è Daniel Fonseca, che ha vestito la maglia giallorossa dal 1994 al 1997 e quella bianconera dal 1997 al 2001. L'ex attaccante ha parlato del big match in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
Chi vince stasera?
"Questa super sfida la vorrei giocare con la Roma. Ranieri è stato un secondo papà per me e sfidare la Signora con l'Olimpico pieno è una sensazione pazzesca, adrenalina pura. Vincerà la Roma perché Claudio merita di concludere in bellezza una rimonta incredibile. Nessuno si sarebbe immaginato una risalita del genere, ma io sì".
Perché?
"Perché conosco Ranieri dal 1990, quando mi volle a Cagliari e all'inizio mi difese contro tutti. Era il mio primo anno in Italia: non segnai per sei mesi e mi volevano rimandare in Uruguay".
Eppure...
"Claudio credeva in me e lo dica pubblicamente. A gennaio ho segnato una doppietta alla Sampdoria, con un gol in rovesciata, e da quel momento non mi sono più fermato e ci siamo salvati contro ogni pronostico. Poi Ranieri mi ha voluto al Napoli e c'era lui in panchina la sera della mia cinquina al Valencia. Claudio e Mazzone sono gli allenatori a cui sono più legato".
Ha mai visto Ranieri arrabbiato?
"Certo, ma sempre con classe. Io all'inizio lo facevo infuriare con le mie finte sudamericane davanti al portiere. Aveva ragione lui: quando ho imparato a farne una in meno, e a calciare in porta, avete visto i risultati... Ranieri è un maestro, ma non credo che sia sottovalutato: chi capisce di pallone lo considera un grande allenatore. La sua forza è l'equilibrio: non lo perde mai, nel bene e nel male. La bacchetta da mago non l'ha usata solo a Roma".
Ranieri a fine stagione lascerà la panchina per diventare dirigente della Roma: le dispiace?
"No, perché sono convinto che farà bene anche nel nuovo ruolo. E magari, per aiutarlo, gli porterò un Fonseca: uno dei miei due figli calciatori, Nicolas e Matias".
Chi decide Roma-Juventus?
"Punto sul gol dell’ex di Paredes. Nella Juventus invece ho un debole per Yildiz: è turco, ma sembra sudamericano. Che bel gol che ha segnato alla prima di Tudor. Yildiz ha dei colpi che ricordano Francescoli, un altro mio fratello. Enzo era un top assoluto, non a caso era l'idolo di Zidane. Non ho mai visto Zizou emozionato come quella volta che l'ho portato a cena con Francescoli a Torino".