Cosa gli ha chiesto Ranieri.
"Quando sono entrato, abbiamo modificato un po' l'assetto tattico a centrocampo. Io ho giocato da numero 8 e il mister mi ha chiesto di giocare in maniera semplice, con uno o due tocchi, e di essere molto aggressivo".
Cosa gli è piaciuto della Roma.
"Della prestazione della Roma oggi ciò che mi è piaciuto è stato il modo in cui ha reagito, come ha lottato. E' stata una grande partita contro una grande squadra, quindi siamo soddisfatti della nostra prestazione".
Giocare con Paredes e Koné.
"Giocare al fianco di grandi campioni è semplice, per certi versi, ma anche complicato. E' normale che ci sia una sana concorrenza tra di noi e ritagliarsi spazio con tre giocatori così forti non è semplice. Ma sento che sto imparando molto da loro, sto crescendo, sia giocando sia osservandoli in azione".
Come vede il suo primo derby.
"La prossima partita è contro la Lazio, e non vedo l'ora di vivere il mio primo derby. Siamo già concentrati, con la testa all’allenamento di domani, che sarà il primo della settimana. Vedremo come andrà la partita, ma sono davvero felice di poter vivere quest'emozione".
Se si aspettava di giocare e cosa ha pensato prima del suo ingresso.
"Sì, me lo aspettavo, perché queste sono le partite che ogni calciatore sogna di giocare. Quando sei in panchina, speri sempre di avere l’opportunità di dare il tuo contributo in campo. Quando il mister mi ha chiamato per scaldarmi, ho provato prima di tutto felicità: era la mia prima partita all’Olimpico. Ma soprattutto ero contento di poter lottare per la squadra, per la maglia e per questi tifosi".
Se si aspettava di giocare di più e come vede il suo futuro.
"Sono un giocatore della Roma e mi piacerebbe restare. La concorrenza è molto alta, siamo in tanti e tutti di livello. Cerco sempre di lottare e di ritagliarmi il mio spazio. Il gruppo è molto unito, siamo come una famiglia, anche se c'è una sana competizione tra di noi. Credo che, a tempo debito, si potrà parlare anche della mia situazione contrattuale".