Fabio Capello ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Gazzetta dello Sport dove ha parlato del momento che sta vivendo l’AS Roma.
Queste alcune delle sue dichiarazioni.
Capello, quando i campionati cominciano male, come si affrontano situazioni simili per tentare di uscirne? «Confidando nel gruppo. Bisogna avere la fortuna di avere dei leader nello spogliatoio che trascinano gli altri a non deprimersi e a ricominciare a rendere secondo le attese. In questo caso occorre che tutti remino dalla stessa parte, soprattutto se c’è la certezza che le qualità tecniche della squadra siano all’altezza delle aspettative».
Come spiega un inizio così complicato della squadra giallorossa? «Penso che ci siano tanti fattori. Non è un mistero che la Roma abbia fatto diverse scommesse su tanti giocatori che hanno un passato di infortuni assai significativo. Diciamo che finora non sono usciti i “numeri” giusti, perché questa lotteria finora non ha dato i risultati sperati».
Inutile dire che i ricambi difficilmente possono essere all’altezza di gente come Smalling, Spinazzola, Sanches, Pellegrini o Dybala. «Lo dico sempre: la qualità della musica si vede dal livello dei direttori d’orchestra che si hanno. Sono i calciatori bravi a fare la differenza, e un allenatore queste cose le capisce bene».
L’unica cosa che servirà a Mourinho per rimettersi in linea di galleggiamento, perciò, sarà sperare di recuperare dagli infortuni i suoi giocatori migliori. «Certamente. Soltanto così, ad esempio, si può pensare di vincere gli scontri diretti contro le concorrenti per le zone alte della classifica, cosa che finora alla Roma è riuscita abbastanza poco».