Edin Dzeko ha rilasciato un'intervista a FourFourTwo. L'attaccante del Fenerbahce è tornato a parlare del suo passato alla Roma, dalla cavalcata in Champions League della stagione 2017-18 al suo passaggio all'Inter.
Quella corsa fino alla semifinale di Champions: "Sembravamo come in trance. In quella stagione non abbiamo avuto quasi nessuna prestazione media: o eravamo brillanti o eravamo pessimi. Perdevamo con un ampio margine, poi ci rimettevamo in gioco e andavamo alla fase successiva. E' una delle stagioni di Champions League più strane di sempre. Abbiamo fatto rimonte epiche e tutti i giocatori hanno avuto fiducia nelle loro capacità".
Se la rimonta col Barcellona è stata la più epica: "Volevamo mettere un po' di pressione e cercare di recuperare il 4-1 dell'andata, ma giocavamo contro il Barça: una delle migliori squadre del mondo in quel momento. Tuttavia, il nostro desiderio era enorme e abbiamo respirato tutti all'unisono. Quando abbiamo segnato il primo gol, abbiamo creduto di poter ribaltare il risultato a nostro favore. Abbiamo visto le facce dei giocatori del Barcellona, che non sembravano più così fiduciosi. Questo ci ha dato una forza in più".
Il passaggio all'Inter: "Dopo sei grandi anni alla Roma, era arrivato il momento di qualcosa di nuovo. E' stato un bene sia per me che per il club separarci, e si è rivelata la cosa giusta. Il mio cuore è rimasto a Roma, i miei figli sono nati lì e ho lasciato la Roma non a cuor leggero, ma volevo vincere trofei e ne ho conquistati quattro con l'Inter".