Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"La prima impressione che ho avuto a proposito delle parole di Pellegrini è che abbia fatto delle dichiarazioni abbastanza equilibrate. Dopo i fischi e la contestazione ci si poteva aspettare anche qualche reazione stizzita. Un po' mi dispiace, perché mi sarei aspettato una reazione con un moto d'orgoglio, anche appunto stizzita, invece ha continuato a ripetere che è il campo che decide. Ma se decide il campo, parliamoci chiaro, la contestazione è giustificata, perché io a un certo punto, da un giocatore che è capitano e che comunque è tra quelli più rappresentativi, se non il più rappresentativo della rosa, mi aspetto non dico una promessa, ma un "da domani cambia tutto". Invece mi è sembrato un po' troppo diplomatico, un po' troppo normale. Quando è andato via Mourinho tutti questi discorsi alla nazione non sono stato fatti. La prima settimana dopo l'esonero di De Rossi, che la squadra ci sia rimasta male e che lo esterni è una cosa che ci sta e fa pure un po' onore ai giocatori eccetera. Però ora quanto tempo è passato? Anche per una questione di rispetto del nuovo allenatore, che dal punto di vista tecnico non è che sia nei miei sogni calcistici, però come professionista va pure rispettato. Cioè ora Juric appena arrivato, e i ragazzi sono tristi per De Rossi eccetera eccetera, però a un certo punto tecnico deve anche dire "ora ci sono io e rispettate me, non è che potete stare ancora a pensare al vecchio allenatore". Adesso mi pare che sia sufficiente, nel senso che non è che tra una settimana alla prossima ribadiamo un'altra volta questa cosa, abbiamo capito. L'esonero di De Rossi c'ha scioccati tutti quanti, io personalmente ho reagito male, però è passato del tempo, adesso noi dobbiamo commentare questa Roma qua. Diciamo che, da un certo punto di vista, questa potrebbe essere l'ultima volta che sentiamo questi discorsi. Questa è la classica partita che tu giochi contro un avversario che non ha nessun significato a livello internazionale, una squadra modesta, però purtroppo la Roma negli ultimi tempi ci ha abituato a questo, cioè che se certe partite le affronta con sufficienza, non è che abbia poi tutta questa qualità tale come il Real Madrid per dire, che poi il Real Madrid ieri sera neanche c'è riuscito ieri sera, però per dire, per ribaltare la situazione e rimettere le cose a posto. La Roma è una squadra con dei valori tecnici in alcuni elementi molto alti, che però per ottenere risultati si deve guadagnare la stozza in campo, la pagnotta in campo. Io mi aspetto da Juric che stava trasmetta carattere ai giocatore. L'altro elemento di interesse è quello di vedere che tipo di turnover farà Juric. Ad esempio: riposa Dovbyk, Shomurodov cosa può dare concretamente in partite del genere? Shomurodov è un giocatore modesto, anche se io lo apprezzo molto come professionista, però contro un Elfsborg anche uno come lui può dare un contributo. Poi c'è da vedere Baldanzi, che secondo me Juric vede molto di buon occhio, perché è un giocatore piccoletto però visto, sta sempre sul pezzo. Insomma bisogna capire un attimo le alternative come si comportano. Quindi non è che andiamo a giocare un'amichevole, andiamo a giocare una partita internazionale contro un avversario senza dubbio inferiore, però la Roma ha tante cose tante conferme da cercare. Quindi bisogna stare sul pezzo, portare a casa intanto il risultato e poi far vedere anche una prestazione decente. Queste partite infrasettimanali sono un banco di prova pure per Juric, che non è abituatissimo a dover fare il turnover, a gestire le tre partite a settimana eccetera, quindi questo è un altro elemento di curiosità e di interesse di questa partita. La scelta secondo me la farà, perché per quanto mi riguarda il Monza è una squadra da prendere con le molle, è una squadra del campionato italiano, la Roma ha sofferto col Venezia, quindi può soffrire anche a Monza. La partita con l'Elfsborg è quella che almeno sulla carta ti permette di fare di fare un po' di turnover. Però attenzione, il fatto di fare turnover non significa trasmettere l'idea che la partita è facile e allora ci devi andare in ciabatte. No, significa che comunque se devo rinunciare a un giocatore per farlo riposare, preferisco rinunciarci stasera piuttosto che con il Monza, ma chi va in campo deve dare il fritto e deve tirare fuori la prestazione, perché le partite vanno rispettate tutte. Ma io da questo punto di vista penso che Juric sia uno abbastanza inquadrato, non credo che staccherà la spina. Alcune scelte sono forse un po' obbligate, altre un po' volute. Per esempio io ero convinto che Koné diventasse titolare fisso e inamovibile di questa squadra, che le giocasse praticamente tutte, invece vedo che Juric ci riflette un po' e questo è già un particolare interessante. Poi ci sono giocatori come Hummels per esempio, che magari non vanno in campo subito perché non hanno ancora la condizione giusta. Quindi pure nel turnover secondo me ci sono casi e casi, non è un discorso generale che vale per tutti i giocatori. Mi sembrerebbe un po' presto sinceramente per scegliere tra campionato e coppa. Visto questo elemento pressante nei confronti della Champions, è molto possibile che magari a febbraio/marzo, quando riprende anche l'attività internazionale, che la Roma faccia una scelta. Però mi sembra un po' prematuro, non è questa la fase in cui secondo me si fanno scelte del genere. Perché questa è una formula sì nuova, ma comunque considerando pure gli avversari che incontri, io non voglio dire che ci arrivi per inerzia al turno successivo, ma quasi. Poi per carità, magari non ci arrivi tra le prime classificate e ti tocca un turno supplementare, uno spareggio, però mi sembra difficile che la Roma possa essere eliminata alla prima botta, considerando le squadre che ci sono, pure se giochi con le seconde linee. Però più avanti si può porre il problema, perché la società evidentemente è pressante su questo tema. Io ribadisco che con tutta la stima che io ho per Soulé, e infatti ho fatto un grande applauso alla Roma per averlo preso, secondo me è stata un'ottima operazione di mercato, però, è vero che il ragazzo è giovane e ha bisogno di tempo, però pure lui una svegliatina deve cominciare a darsela. Ma in che senso svegliarsi: non che lui non si impegni, per carità, ma lo vorrei vedere un po' meno a testa bassa, un po' meno fare la giocata individuale e dialogare un po' più con i compagni. Ecco, già questo sarebbe un passo in avanti, poi nessuno pretende che faccia 3 gol a partita e sia decisivo, avrà tempo per quello, però vorrei che superasse il fatto che tende a incartarsi".