Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Se ci fosse un Dybala migliore dal punto di vista fisico e atletico la Roma ci guadagnerebbe tantissimo. Ma Mourinho lo disse: se Dybala fosse stato un giocatore al 100% integro sarebbe stato in altre squadre, che contano di più della sesta del campionato italiano. Questo è il problema: Dybala è questo, o te lo tieni così o devi rinunciarci. Però a quel punto parte un discorso più profondo: chi gioca nella Roma? Chi sono i protagonisti del campionato della Roma? Io ne vedo sempre meno, non li vedo aumentare e la cosa mi preoccupa. C'è chi dice che Soulé con Juric è fuori ruolo, perché dovrebbe giocare nel 4-3-3, ma nemmeno De Rossi giocava più con il 4-3-3, perché non gli avevano preso i terzini. Se parliamo delle problematiche della Roma diventiamo pazzi. In questi giorni sono impazzito nel cercare un terzino destro per la Roma e non ci sono riuscito, perché adesso la prima cosa che devi fare è pensare a gennaio, perché non si può continuare così. Se Dybala giocasse di più sarebbe meglio? Certo, perché Dybala ha sempre fatto la differenza, quasi in tutte le partite che ha giocato è stato il migliore della Roma. L'altro dovrebbe essere Pellegrini, di cui si è parlato tanto, che non riesce a rendere come tutti si aspetterebbero. Secondo me la squadra con la fede c'è, molti dicono che loro vorrebbero il ritorno di De Rossi, ma io non credo che giochino contro Juric, non vedo giocatori con la personalità per incidere in auto senso, vedo giocatori a cui girano male le cose in campo. Juric si sta giocando tutto per la sua carriera, questa è la sua grande occasione, per cui cercherà di fare allenamenti fatti bene, per cui si sta studiando le caratteristiche dei suoi, non degli avversari, perché quelli li conosciamo. Il problema di Juric è capire cosa gli possono dare i giocatori in campo. Dal punto di vista dell'impegno non ci dovrebbero essere dubbi. Il problema è che ci sono differenze dal punto di vista tecnico, di qualità, di rendimento. Faccio l'esempio di un giocatore simbolo della Roma di Juric e di De Rossi: Angelino, che l'anno scorso era una riserva, che hai riscattato e che è diventato titolare giocando in due ruoli. Angelino sta giocando bene però non è uno che ti dà un rendimento da 7 per 10 partite di fila, ogni tanto ti fa la stupidaggine, quando magari è stanco e ti prende 5,5. È quel tipo di giocatore che non ti dà garanzie. Se tu lo paragoni a quelli dell'Inter, che hanno Dimarco, non dovresti nemmeno presentarti domenica sera. Invece ti presenti perché il pallone è bello perché magari ti fanno una partita di carattere e devi sperare in quella. Perché se ti metti a ragionare sul fatto che loro hanno Dimarco e tu hai Angelino, che è pure uno dei giocatori più importanti in questo momento, a cui non puoi rinunciare... Anche perché si è pure fatto male Saelemaekers, Zalewski vedete com'è, El Shaarawy sta come sta. Per cui tu stai con Angelino e devi sperare che entri pure Hummels per giocare con una difesa diversa. Tu hai tutte speranze, ma devi sempre dire: "speriamo che facciano una partita di rabbia, impeto, carattere", perché sul piano tecnico non puoi fare paragoni con gli altri".