Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"La protesta? Io per spirito entro sempre, però capisco la protesta perché la gente è stufa. La protesta è solo contro i Friedkin ormai. Da Pallotta in poi certi striscioni di protesta non si possono più fare, per cui questo tipo di protesta anche civile è l'unico modo per protestare, perché sennò gli creano dei problemi. E oltre a spendere i soldi per i biglietti e vedere la squadra che arriva sesta, non possono pure rischiare qualcosa solo perché vanno a urlare o a protestare per una squadra che non va. Tutto quello che riguarda la protesta non viene inquadrato dalle televisioni. E non parlo di insulti, perché dire "Vattene" non è un insulto. Che deve fare la gente quando disapprova ciò che sta avvenendo? La maggior parte della gente è negativa su tutti i fronti: sui giocatori, sull'allenatore, sulla dirigenza. Per cui quando si sommano queste cose la responsabilità è del proprietario, perché vuol dire che le cose non funzionano. E che non funzionino lo abbiamo capito da tempo ormai. Il problema non si risolve pensando a fare la formazione per battere l'Inter, perché la domenica dopo poi hai lo stesso problema. Non sai che squadra mettere in campo perché è stata fatta male perché non gli interessa niente del pallone, gli interessa di avere una società sana, con uno stadio che poi gli produca ricavi pure in fatto di rivendita. La cosa che mi sorprende è che i giornali spesso lo sottovalutano, lo fanno per non avere rotture di scatole, perché della Roma non gliene frega più niente a nessuno. Il fatto che la Roma dal 2016 non vince in casa con l'Inter fa capire quanto è calata questa squadra. C'è stato quel periodo in cui vinceva sempre una squadra e tu arrivavi al massimo secondo, ora non arrivi nemmeno più secondo, tu non conti. Io ogni tanto ripenso al fatto che la Roma ha fatto due finali di coppa e io penso che sia un miracolo, perché la squadra era questa. Un anno avevi in più Matic, che è stato fondamentale, un anno avevi Mkhitaryan che è stato fondamentale, ma in campionato non ce la facevi, dovevi fare solo le coppe e lo hai fatto con fatica, non è che è stata una passeggiata e una te l'hanno pure rubata. La Roma per due volte in finale di una coppa europea ma quando la rivedo? Per me rimane un miracolo, perché per me la squadra non è pronta per recitare da grande. In Nazionale, di cui ieri hanno esaltato la vittoria, ma ci mancherebbe pure che non vincesse con Israele, non c'era un romanista, l'unico era Pisilli, che non ha giocato, che è la sorpresa di quest'anno e che tu avevi ceduto al Lecce. Ormai c'è gente che racconta che Mourinho ha distrutto il settore giovanile. Ma invece di parlare degli assenti, perché non parlano del presente? Le Fée non fa una partita da Roma-Empoli. Quello doveva essere un rinforzo e non lo hai mai visto. Mourinho ha fatto credere che certi erano forti e li hai venduti e poi nemmeno lo erano certi. Questa è la cosa incredibile, che non erano forti e ci hai fatto i soldi. Tutti parlano di Calafiori, ma l'ultima volta che ha parlato lui ha ringraziato Mourinho. L'anno scorso quando è andato al Bologna hanno supplicato il Bologna di fargli un contratto a qualsiasi cifra pur di farlo tornare in Italia perché non voleva stare più lì dove non giocava praticamente. Ma questa è la storia. A Mourinho hanno accollato anche che è andato via Mkhitaryan. Ora questi hanno capito che non basta spendere i soldi, perché hanno capito che li hanno spesi male. Io spero che ci smentiscano e che diventi il miglior mercato della storia della Roma, ma ora devi recuperare".