Pietro Chiodi, titolare della Soccer Management, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Il procuratore, che ha affiancato Claudio Ranieri nella trattativa con i Friedkin per il suo ritorno alla Roma, ha spiegato com'è andata e quali sono le motivazioni che hanno portato il tecnico a tornare per la terza volta sulla panchina giallorossa.
Quando c’è stato il primo contatto?
"Il lunedì dopo la partita persa con il Bologna. Ci siamo visti prima a Roma con Ghisolfi, con il quale si sono create le condizioni per andare a Londra. C’è stata subito sintonia, sin dall’incontro con il ds a Roma. I due si sono scambiati idee su come vedevano il calcio e come poter lavorare insieme. Con Ghisolfi è stata trovata subito l’intesa, ratificata poi dall’avvocato Vitali. Posso dire che in questa trattativa non ci sono state lacune nella dirigenza giallorossa, è strutturata come tante società, non ci sono stati intoppi nei passaggi da un ruolo all’altro, non è mancato niente".
Subito dopo siete partiti per Londra.
"Con noi è partita anche la moglie di Claudio, Rosanna. Con i Friedkin c’è stata subito empatia. [...] Loro ci tengono tantissimo alla Roma. Dan ha esordito così: ‘Io non posso pensare che non dormo la notte perché Roma caput mundi nel calcio non riesce a vincere. Ho messo soldi e passione, non ci sto ad arrivare settimo o ottavo’. A quel tavolo ho visto gente che è tifosissima della Roma. [...]".
Ranieri avrà un ruolo nella Roma anche dopo questa nuova esperienza in panchina.
"Ha avuto anche un contratto di due anni da senior technical manager: sarà consulente della proprietà per tutte le questioni sportive del club. Siamo stati a parlare per ore, Claudio gli ha spiegato il suo punto di vista. Tutti aspettavano la normalità di Claudio, sono passati dallo Special One al Normal One".
Come sta il nuovo allenatore della Roma?
"È molto carico, entusiasta. Loro hanno una mentalità più europea che americana. E’ stato bello aver visto che tra la famiglia Friedkin e Claudio c’è stato subito il desiderio di capirsi per far tornare grande la Roma".
I tifosi della Roma conoscono poco i Friedkin, lei che è stato tifoso cosa può dire?
"Dan non dorme la notte per i risultati della Roma. È gente che vuole vincere. Secondo me alla società non manca niente per riuscire a farlo. Ho scoperto una umanità che non conoscevo. Si vede che Ryan è più dentro le cose dell’altro, ci tiene moltissimo alla Roma, anche il più giovane è molto coinvolto. È gente che sta male quando i risultati non arrivano. Ryan ha spiegato bene alcune cose più tecniche a Claudio. Sono convinto che riusciranno a togliersi grandi soddisfazioni".