Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Ranieri ha ripetuto più volte che la 'la Lazio va col pilota automatico', gli è piaciuta, quella è una frase delle sue, come a dire "ora voglio vedere come ve la giocate contro di noi. Avevo dato 3 al mercato della Roma e in molti mi avevano detto che ero stato severo, anche miei amici. Io faccio riferimento non solo a chi abbiamo preso, ma anche a quanto abbiamo speso. Con Mourinho sei arrivato due volte in finale e avevi speso 7 milioni per Celik, avevi sbagliato Shomurodov ecc, ma non avevi mai speso 130 milioni. Qua invece li hanno messi 130 milioni e oggi Ranieri dice 'hanno messo tanti soldi ed è ora di fare qualcosa per loro', ma io invece dico che sono sempre i Friedkin che devono fare qualcosa per noi. Perché noi abbiamo bisogno di una squadra vincente. E finché non prendono dei dirigenti per vincere, non basta Ranieri, devi far crescere questa società. Le parole su Pellegrini? Faticava perché lo trattava benissimo, accarezzandolo, ma ogni parola che aggiungeva sembrava l'estrema unzione data a spruzzi proprio. Ha detto delle cose su Pellegrini, che è irrecuperabile, perché a un certo punto gli è uscito "quando lo rivedrò", cioè come a dire che ora non lo vede. Lì l'ho visto proprio in difficoltà Ranieri, perché ha detto tutte cose belle, che ha il feeling, però lo ha ammazzato definitivamente, perché dice che questo non riesce a levarsi i problemi di dosso, si accolla tutti i problemi e lui voleva dire "non mi posso accollare pure Pellegrini con tutti i suoi problemi". Il giocatore non è d'accordo? In questo momento a noi non ce ne deve fregare niente di Pellegrini, noi non siamo niente per Pellegrini. Cioè a lui che gliene frega dei tifosi della Roma? Ma cosa gliene può fregare... Lui sta pensando a risollevarsi, perché questo perde tutto: la Nazionale, il Mondiale. Per cui: ci rimani male? Peggio per te, potevi giocare bene. Ormai bisogna cominciare a ragionare così. Sono stato quindicesimo in classifica, ma mi posso stare i problemi al posto di Pellegrini? A Ranieri dispiace più l'eventuale assenza di Celik che quella di Pellegrini. Parlando di questa partita, Roma e Lazio si assomigliano. Non parlo di gioco o di punti, quelli che assomigliano perché la Lazio arriva con i giocatori che conosciamo perché gli si sono infortunati un paio di riserve importanti come Vecino e Pedro, la Roma pure, che sembra che abbia tanti giocatori, Ranieri ti ha fatto capire che sono 12, massimo 13, sono due squadre coi giocatori contati, per cui bisogna vedere chi arriva meglio con i giocatori buoni o sufficienti che ha. Ecco perché Ranieri ha fatto riferimento a Celik, perché lo ha inserito a Milano nel momento in difficoltà e gli ha dato una mano nei tre quando Hummels aveva l'ammonizione addosso. Di Pellegrini, levato Como, in cui lancia il contropiede del 2-0 ma già avevi preso il primo gol, per cui non si può accollare solo a lui, a lui si può accollare solo che è entrato da vergognarsi. Ma lui si è mangiato un gol a Napoli, enorme, e il gol a Milano, sull'1-1, queste sono le cose che mi rimangono. Poi se fa l'errore a Como, chi se ne frega, ma erano almeno 3 punti in più se segnava quei due gol. Ranieri conosce la Roma, se c'è un momento in cui puoi dar fastidio alla Lazio è ripartendo. Una volta ce li avevi i giocatori che lo facevano, oggi chi è to ribalta l'azione? Forse un po' Saelemaekers. La Lazio va presa in contropiede, in ripartenza, e lui sa benissimo che devi stare attento, perché la Lazio ti viene a prendere e tu devi essere capace di uscire da quella marcatura alta della Lazio e ripartire e non credo che la Roma abbia quel tipo di giocatori, per cui dovrà fare una partita molto diversa da quelle che ha fatto".