Lorenzo Contucci, avvocato penalista ed esperto di questioni relative alla tifoseria della Roma, si è espresso sul divieto per i tifosi nelle trasferte di Bologna e Udine, in un'intervista rilasciata a Il Tempo. Ecco le sue parole sul provvedimento richiesto dal CASMS.
Siamo di fronte ad una situazione ai limiti dell'incostituzionalità?
"Si. Si Sta trasformando il CASMS nel giudice sportivo delle tifoserie. Per vietare la presenza dei tifosi in trasferta, è necessario che quella partita sia a rischio. In Inghilterra nessuno si sognerebbe di vietare una trasferta".
Si può fare ricorso?
"Lo stiamo facendo insieme a un collega di Udine".
Le tempistiche?
"Bisogna agire con rapidità, ma i costi per un ricorso al TAR sono significativi. Servirebbe un organo rappresentativo dei tifosi all'interno di ogni società, difficile che i singoli tifosi possano organizzarsi da soli per intraprendere azioni legali".
Si è chiesto il divieto anche per la partita di Udine, quanto è probabile?
"Di solito il prefetto si allinea pedissequamente alle indicazioni dell'Osservatorio. La situazione con il Bologna poteva anche essere più comprensibile, visto che non c'è un rapporto particolare tra le tifoserie, ma il discorso per Udine è diverso".