Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Dal 22 Gennaio Te la do io Tokyo sui 92.700 di Tele Radio Stereo
  • Condividi su

(26/06/2024) On Air

Andrea Stramaccioni a Te la do io Tokyo: Pellegrini leader silenzioso, De Rossi ideale per valorizzare il settore giovanile

Andrea Stramaccioni è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.

Ieri una grande Olanda-Austria 
 
"Sì, Rangnick ha costruito una bella squadra, compatta. Poi li alterna anche, mettendo giocatori importanti e poi altri meno famosi, ci sono sia i Sabitzer e Arnautovic e poi giovani come Prass e Schmid, che hanno fatto una grande partita. E poi hanno vinto il girone di Olanda e Francia, spedendole dalla parte opposta del tabellone rispetto all'Italia, facendoci un favore". 
 
Baumgartner può essere un giocatore per la Roma? 
 
"A me piace molto. Lui lo ha sempre fatti giocare, ieri la mossa di Rangnick è stata proprio la sua esclusione, perché nell'Austria c'è il tema di Sabitzer e Baumgartner che hanno la stessa posizione. Sabitzer nel Dortmund e nel Bayern ha sempre giocato centrale/trequarti e invece con Rangnick a sinistra. Tra l'altro ha giocato 70-75 minuti dove voleva lui, facendo bene, però come è andato a sinistra ha fatto gol, perché poi è entrato Baumgartner. Baumgartner è un giocatore moderno, può giocare trequartista, può giocare mezzala in un 4-3-3 propositivo e di qualità, è uno di quei giocatori alla De Bruyne, centrocampisti che portano palla, vanno a concludere. Non è un box to box, non è un giocatore di fatica, ma è un giocatore di qualità. È un 10 che nel calcio moderno diventa un 8. Nei tre lui è il terzo: il primo è il play, il secondo è il box to box e il terzo è lui. Poi è uno che corre, ma non è uno che recupera palloni alla Barella". 
 
Depay potrebbe essere utile? 
 
"Depay è un giocatore forte, ma il discorso è sempre lo stesso ed è un tema del nostro campionato: ovvero se continuare su giocatori di 30-31 anni che sono alle ultime stazioni della loro carriera, o se andare su giocatori per esempio come Xavi Simons, che può giocare esterno nel 4-3-3 o trequartista, ha quel cambio di passo, un'accelerazione micidiale e ha 20 anni. E un giocatore moderno. Ovviamente lui non lo scopriamo noi, è un giocatore del Psg, ma lì non rientra nei piani di Luis Enrique, sono due anni che lo mandano in prestito e sono due anni che fa faville. Queste sono quelle operazioni che magari uno può provare a fare in prestito con un riscatto, su un ragazzo di 20/21 anni che può valere già tantissimi soldi. Dipende sempre da quello che vuoi fare: se vai su un profilo alla Lukaku, over 30, allora Depay va bene, perché lui uno che con i suoi 15 minuti finali ha eliminato l'Inter dalla Champions League, ha cambiato la partita. Però parliamo di giocatori con una percentuale di infortuni, ogni anno salta 15-20 partite. E poi non sono rivendibili, non hanno un valore: li prendi, li usi, ma non hai la possibilità di chiarire un valore. Dipende dai progetti della società. Nella Roma e in Serie A mi piacerebbe vedere non solo giocatori alla penultima stazione, però non è sempre realizzabile. Come fanno Inter, Milan e Juventus, devi abbinare il giocatore pronto, che ti serve a portare qualche risultato, a qualche prospetto. La Roma se li è sempre costruiti in casa quei profili, adesso ne arrivano un pochino meno, l'ultimo importante è stato Pellegrini. Io ho sottolineato nella partita dell'Italia che c'erano 4 giocatori del settore giovanile della Roma: Calafiori, Frattesi, Pellegrini e Scamacca". 
 
Pellegrini vive il problema della 10 in Nazionale e della fascia di capitano nella Roma? 
 
"Il centrocampo dell'Italia ha fatto una fatica enorme, non solo lui, tutti, anche Barella, che magari su certe valutazioni vive un po' di rendita perché aveva fatto una grande partita, ma in quel primo tempo hanno sofferto tutti e 3, sia loro che Jorginho. Vediamo anche gli avversari: c'erano Modric, Kovacic e Brozovic, non era facile per qui tre in mezzo. Infatti Spalletti si lamentava molto. Io reputo Pellegrini una risorsa per la Roma, è un giocatore che deve giocare un certo tipo di calcio. Nel momento in cui la squadra non ha la palla tra i piedi e non riesce a palleggiare è normale che sia un giocatore che soffre. Lui è un leader silenzioso, che tutti gli allenatori stimano. Nel prepartita molti lo mettevano fuori formazione ma qui sapevamo benissimo che Spalletti difficilmente ci avrebbe rinunciato; a De Rossi piace e c'è un bel rapporto, anche Mourinho, finché non ci sono stati problemi, diceva che ne voleva 11. Ovviamente non è Totti o De Rossi, neanche come atteggiamento. È un leader diverso, che si fa apprezzare per caratteristiche di leadership differenti". 
 
Partendo dall'esempio di Calafiori, come ci si regola con i giovani? 
 
"Non c'è una regola, dipende caso per caso. Nel caso di Calafiori, per chi come me sa la storia, è un giocatore che è stato molto sfortunato nel nostro settore giovanile, perché ha avuto un grave infortunio, che poi ha portato a valutazioni fatte col senno del momento. Il giocatore era stato sempre considerato uno dei migliori, dei più promettenti, finché poi, dopo questo grave infortunio, ha avuto questa offerta che lo ha portato all'estero. Poi c'è Scamacca che ha una storia diversa. Io credo che adesso in prima squadra ci sia la persona ideale in grado di capire quali sono i prospetti che possono dare una mano alla Roma o direttamente, caso raro, o in seguito a una combinazione, come ha fatto Pellegrini, come non è stato fatto per Frattesi. Il problema è che spesso questi giocatori vengono utilizzati quando ci sono operazioni più importanti. Ad esempio: magari per Depay ti dicono 'voglio X milioni e due giovani' e tu sei in difficoltà. Su qualcuno devi puntarci per forza secondo me. Tahirovic è stato sacrificato l'anno scorso, ma la Roma può dare un giocatore così all'Ajax, che è un altro grande settore giovanile? Me lo tengo io, lo faccio crescere e me lo vendo quando vale 25 milioni. Se te lo comprano un attimo prima che esploda poi rosichi. Faccio un esempio vissuto in prima persona: quando ero all'Inter sono riuscito a far fare a Duncan, che conoscevo e con cui avevamo vinto la Champions giovanile, delle presenze in prima squadra, a proporlo in qualche spezzone e a volte titolare. Ed ecco che il giocatore acquista un valore differente e riesci a capitalizzare il lavoro del settore giovanile. Questo purtroppo non sempre è possibile. Io dico che con Daniele allenatore e il papà Alberto dentro che conosce bene il settore, abbiamo una coppia ideale per valorizzare ciò che esce dal settore giovanile". 
 
Cosa pensi di Onana? 
 
"È una bestia, è un giocatore forte, a me ha impressionato. Ha 22 anni, non è solo uno che recupera palloni, ha anche una discreta qualità. Ovviamente non parliamo di un numero 10, è un giocatore davanti alla difesa, alto 1,92/93 m, forte fisicamente. Come struttura, non come qualità, è un giocatore alla Vieira, alla Yaya Touré, giocatori longilinei che ti rubano palla ma hanno qualità. Il Belgio prima giocava con due mediani di rottura, lui e Mangala, poi il Ct si è accorto che il secondo non gli serviva e ha messo Tielemans che gli ha risolto la partita, perché tutte le attenzioni erano su De Bruyne, che è il più forte 8/10 del mondo". 

Onana potrebbe servire nella Roma? 

"Bella domanda. Ovviamente Paredes è un giocatore differente, è un giocatore di qualità, vorrebbe dire che l'allenatore decide di giocare con i due. Paredes è un regista, Onana è un distruttore, un frangiflutti. È diverso da Bove, è più una specie di Matic, come tipologia". 
 
Lukaku sfortunato con il Var, è un calcio meccanico 

"È stato sfortunato finora, su quel fuorigioco io in telecronaca ho detto 'fidiamoci'. Su questo dico una cosa: mentre su molte decisioni stiamo migliorando, sul rigore di Frattesi tutti abbiamo detto che c'era, perché ormai stiamo mandando giù le regole, ma questa del fuorigioco è l'unica che manca, perché la linea la mettono quelli del Var. Quindi quando dicono 'semiautomatico' vuol dire che c'è un'interpretazione di quelli del Var. È ovvio che su fuorigiochi evidenti non c'è problema, su quello di Lukaku, parliamone. Anche quando hanno fatto vedere l'immagine, cos'erano, 2 millimetri? Se mettevano la riga 2 millimetri più in là era buona". 
 
Gli stadi tedeschi 
 
"Gli stadi sono di una modernità clamorosa. Loro lo chiudono solo in caso di pioggia. Ci sono tre stadi, tra cui quello dello Schalke e quello di Berlino, di squadre che stanno facendo la Serie B e sono stadi pazzeschi. Questo è un altro tema perché il riammodernamento dei nostri stadi è una cosa troppo importante. Su settori giovanili e strutture comincia a essere grande il gap. Qui c'è il Red Bull Lipsia che io, con rispetto, ho definito la bancarella più cara del mondo, perché hanno i migliori prospetti per ogni ruolo. Sono società che si basano su programmazione r strutture". 
 
Chi vince l'Europeo? 
 
"Secondo me se uno segue il calcio e ti dice chi lo vincerà vuol dire che non lo capisce, perché è difficile saperlo. La squadra che mi ha impressionato di più è la Spagna. L'ho vista dal vivo contro Italia e Croazia e loro, se riescono a giocare il loro calcio, vanno a 200 all'ora. È vero che hanno sempre il tiki taka, ma hanno anche due razzi sugli esterni che saltano l'uomo, ma non solo i nostri, hanno saltato tutti finora. Poi ovviamente vanno visti contro squadre forti, perché la Spagna non è stata mai messa in difficoltà in difesa".

Notizie correlate On Air

01/07/2024 (On Air)

Antonio Felici a Te la do io Tokyo: Le Fée è una terza scelta del calcio francese

Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo

28/06/2024 (On Air)

Antonio Felici a Te la do io Tokyo: Con Le Fée non fai il salto di qualità a centrocampo

Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo

28/06/2024 (On Air)

Ugo Trani a Te la do io Tokyo: De Rossi non ha scelto Le Fée, quello buono è Gabriel Sara

Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo

26/06/2024 (On Air)

Antonio Felici a Te la do io Tokyo: Strand Larsen va bene come riserva, come titolare no

Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo

25/06/2024 (On Air)

Gli anni dei Friedkin - Scuallero su Te la do io Tokyo (video)

#ASRoma #ASR #Friedkin #TeLaDoIoTokyo

Roma Virtuale - Web agency, Realizzazione siti internet - SEO SEM
Iamauto
Le Ali di Camilla - Dona il Tuo 5 x 1000
Pubblicità su Te la do io Tokyo
ULTIMA PARTITA DELLA ROMA
Campionato
26.05.2024 19:00
Empoli - A.S. Roma 2 - 1
CLASSIFICA
Inter 93
Milan 75
Juventus 71
Bologna 68
Atalanta 66
A.S. Roma 63
Lazio 60
Fiorentina 57
Torino 53
Napoli 52
Genoa 49
Monza 45
Lecce 37
Verona 37
Cagliari 36
Frosinone 35
Udinese 34
Empoli 33
Sassuolo 29
Salernitana 17
SONDAGGI

Chi è il responsabile del momento attuale della Roma?

I sondaggi di Marione.net! Clicca per partecipare al sondaggio!