Antonio Felici a Te la do io Tokyo: Le Fée è una terza scelta del calcio francese

Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.

"La Nazionale è stata un flop, anche abbastanza clamoroso, perché io posso pure uscire, ma francamente essere dominato dalla Svizzera è una cosa che mi dà particolarmente fastidio. I motivi sostanzialmente sono due: il primo è la mancanza complessiva di qualità della rosa e poi il problema di un allenatore che è un allenatore di campo, di club, che ha affrontato questo lavoro in Nazionale come se fosse un allenatore di club, con il risultato che magari nelle prime uscite amichevoli o di qualificazione si poteva intuire che volesse rifare un po' il gioco del Napoli, ma sempre molto lontano, senza velocità, senza incisività. Ma in questo Europeo non si è visto veramente niente. Io dopo quattro partite dell'Italia agli Europei non sono riuscito a capire come gioca l'Italia, che tipo di modulo ha, che schema ha. Quando voleva fare il possesso palla, il possesso palla lo hanno fatto gli altri, quando voleva giocare, hanno giocato gli altri, una squadra assolutamente senza capo né coda. Io penso che Spalletti o farà una seria riflessione sul modo in cui svolgere questo ruolo di ct, oppure secondo me non ci qualifichiamo neanche ai prossimi Mondiali. Su Le Fèe, chiaramente i colleghi francesi lo conoscono meglio di noi e conoscendolo meglio di noi ci stanno raccontando che questo è un giocatore che è costato al Rennes 20 milioni e l'investimento non ha reso per quelle che erano le aspettative, altrimenti non sarebbe finito immediatamente sul mercato dopo appena una stagione. Senza nemmeno conoscere più di tanto il giocatore, basta vedere un po' di numeri: lui è uno che ha avuto un discreto percorso dalla nazionale Under 21, ha giocato diverse partite ecc., quando però si è trattato di fare il salto nella nazionale maggiore, sostanzialmente ha trovato le porte sbarrate. E questo vuol dire che, considerando pure le convocazioni dell'Olimpica ecc., Le Fée nell'ambito del calcio francese rappresenta la terza scelta. Questi sono i numeri e i dati di fatto. Poi, l'ha voluto De Rossi? Io non credo proprio, chiaramente attendo smentite. Dopodiché, sotto la guida di De Rossi può diventare un giocatore buono e determinante? Non lo posso escludere, magari sì. Però pronti via stiamo parlando di una terza scelta del calcio francese. Il discorso della lista e delle caratteristiche, e qui credo che De Rossi sarà molto sveglio da questo punto di vista, è un'arma a doppio taglio. Nel senso che tu puoi dire che ti serve un giocatore con determinate caratteristiche, però se tu descrivi una serie di caratteristiche, giocatori di quel tipo li puoi pure trovare in Serie C. Quindi noi dobbiamo parlare di giocatori con certe caratteristiche, ma di livello X, perché nel calcio ci sono le categorie. Non è che se tu vai in Serie C non trovi il centrocampista box to box, lo trovi, ma è uno che può giocare in Serie C e non in Serie A. Serve anche la categoria. Se io ho preso questo giocatore un anno fa a 20 milioni perché doveva essere più o meno la base della costruzione della nuova squadra e dopo appena un anno se qualcuno mi ridà i 20 milioni che ho speso glielo impacchetto e glielo do, vuol dire che c'è qualcosa che non è andato bene. Mi pare evidente. I colleghi che stanno in Francia ovviamente conoscono le dinamiche molto meglio, magari hanno visto giocare il giocatore per 38 partite, lo possono giudicare molto meglio di noi e quindi ne prendiamo atto. Ma pur senza conoscerlo a fondo, basta fra 2+2".