Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Passano i giorni e io continuo a non capire qual è l'obiettivo della Roma nella prossima stagione. Se l'obiettivo improvvisamente è diventato quello di scovare giovani, valorizzarli e poi rivenderli, allora siamo diventati una provinciale che cresce un allevamento di giocatori e ne prendo atto. Se però, com'ero rimasto io, poi magari nel frattempo mi sono distratto, la Roma doveva essere una squadra che ha anche qualche obiettivo sportivo, allora io mi aspetto che il mercato migliori la rosa, in maniera da fare qualcosa di più del sesto posto. Se l'obiettivo è questo, io sento l'operazione Dahl e non capisco, perché nella mia testa "bacata e malata", quando è stato confermato Angelino, la mia idea era che andasse bene per la panchina, per poi prendere un titolare che sostituisse Spinazzola. Invece qui siamo arrivati che Angelino è titolare e la riserva potrebbe essere sto ragazzino svedese. L'hai migliorata la fascia sinistra rispetto all'anno scorso in questo modo? Non credo proprio. Sugli attaccanti: una volta è Mikautadze, una volta è Omorodion, una volta è Sorloth... Mettiamo che arrivi Sorloth, che più o meno come caratteristiche va bene: ma Sorloth è più forte di Lukaku? Noi è da questo che dobbiamo partire. Se l'attaccante che arriva è più forte di Lukaku, rispetto al sesto posto dell'anno scorso hai migliorato la rosa, se è meno forte il miglioramento non c'è. Allora l'unica speranza dove va a riporsi? Nella capacità di De Rossi di essere un allenatore eccezionale e di far sì che se un allenatore normale con questa rosa arriva sesto, lui siccome è un genio magari può arrivare quarto. Questa l'unica speranza che ci resta, non mi sembra che il mercato in questo momento vada nella direzione di un miglioramento della rosa per schiodarci da questo sesto posto. Questa è la cosa che mi lascia perplesso. Su Chiesa è il gioco delle parti. La Roma si avvicina a Chiesa perché spera di fare l'affaruccio conveniente, con un giocatore di livello, in rotta con la società e magari lo paga poco. Però perché Chiesa è in rotta con la società? Perché vuole più soldi e la società non glieli vuole dare. Allora tu uno così lo porti a casa senza stare troppo a discutere se cedi su un aspetto: da un lato lo puoi prendere a pochi soldi, 20-25 milioni, ed effettivamente a queste cifre è un affare, ma dall'altra è ovvio che lui ti chieda un sacco di soldi. Per cui devi farlo ridere, sennò da te non ci viene e sta bene dove sta finché ha il contratto e poi si libera a zero. Tutti vogliono fare l'affare, ma il giocatore non è scemo, lo sa benissimo e l'affare vuole farlo anche lui. Per cui se tu avvicini giocatori in quelle situazioni, devi essere disposto a sborsare molto come ingaggio. C'è poco da fare, è così che funziona. Se non lo vuoi fare, ed è legittimo perché anche io 7-8 milioni di stipendio per uno come Chiesa non ce li spenderei, devi andare su altro, ma l'altro ti costa di più come cartellino. Le regole del mercato sono queste. Per fare le squadre buone ci vogliono i quattrini".