Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Quella di ieri non è stata una gran partita. La Roma ha portato a casa una vittoria che è molto utile per dare una sistemata a quella classificona inguardabile che c'è con questa nuova formula e che la tiene in corsa perché la classifica è divisa in fasce e la Roma prima di questa partita stava troppo giù. Però non è una partita dopo averla vista ti senti rinfrancato. Ricordiamoci che la Roma affrontava un avversario che ha grandi difficoltà in questo momento e addirittura Shovkovskyi, siccome sa di non poter affrontare la doppia competizione con la rosa che ha a disposizione, ha praticamente rinunciato all'Europa League e ha messo dentro un sacco di riserve. Quindi tu non solo giocavi contro una squadra che ha problemi, ma addirittura era la Dinamo B e contro questa squadra hai ottenuto una vittoria striminzita, cioè proprio il minimo sindacale, e avresti potuto raddoppiare ma hai pure corso quei due o tre rischi che, se la serata fosse stata un po' più sfortunata, poteva pure far saltare fuori il risultato di parità che sarebbe stato disastroso per la classifica. Sono contento per la vittoria, però in vista della trasferta di Firenze qualche preoccupazione in più rispetto a quella partita ce l'ho. Sì, è vero che ci saranno tutti i titolari, ma ieri a un certo punto qualche titolare in più in campo si è visto e, sì, per carità, la Roma ha creato più pericoli, come è normale che sia, ma non è che sia mangiata l'avversario. La Fiorentina è una squadra matta strana, tutto quello che vogliamo, però da qualche settimana a questa parte mi pare che stia trovando anche un po' la quadra, a parte il 6-0 a Lecce, ma anche ieri ha vinto ancora, è un avversario contro cui devi mettere in campo qualche cosa di più consistente. Io continuo a vedere i giocatori che non mi esaltano, vedo uno Shomurodov che non segna manco a porta vuota, vedo un Le Fée che per me rimane un oggetto misterioso, io non ho capito che tipo di giocatore è ancora, cioè ieri consegna una palla agli avversari veramente incredibile. Sono un po' perplesso sinceramente. Chi si aspettava tanto da Koné sta rimanendo deluso. Io mi aspettavo un giocatore che fosse un po' come l'Anguissa del Napoli. E da questo punto di vista non ci siamo ancora. È anche vero che appunto non essendo impiegato con la continuità che mi aspettavo, forse qualche margine di tempo prima di bocciarlo ancora ce lo dobbiamo prendere. Questo è un fatto oggettivo, per esempio, se si fa il paragone con Le Fée, la nazionale francese lui non l'ha neanche lontanamente mai preso in considerazione, mentre Koné non solo fa parte del giro della nazionale, ma ha cominciato pure a giocare. Ora, siccome chi dirige la nazionale francese non è un folle, si vede che Koné delle qualità ce l'ha per cui sono portato a credere che, essendo stata un acquisto caldeggiato in maniera molto diretta da De Rossi, probabilmente forse avrebbe preso un po' meglio con De Rossi, questa è una supposizione. Io avevo salutato molto positivamente il suo acquisto perché per me era un giocatore con delle caratteristiche che agli altri centrocampisti della Roma mancavano e che quindi andava a completare, ma non è che ho detto che arrivava un fenomeno".