Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Dovbyk richiamato per la guerra in Ucraina? Per nazionali minori è successo. Ma se parliamo di Ucraina, in cui la nazionale è utilizzata dal regime anche per fare un po' di propaganda, perché rappresenta l'immagine positiva del paese ecc., mi risulta quasi impossibile che i giocatori della nazionale possano essere richiamati in guerra. Poi lui gioca fuori dell'Ucraina, quindi è a posto. Come stato d'animo ora sono molto più ottimista rispetto a due settimane fa. Due settimane fa la Roma aveva preso soltanto Le Fée e io mi ero quasi convinto che la Roma non avrebbe fatto un mercato decente quest'anno. Queste ultime accelerazioni mi hanno fatto tornare la speranza che da qui alla fine del mercato la Roma riesca a coprire i buchi che deve coprire. Ma ancora non li ha coperti. Perché io ho la sensazione che continuiamo a parlare di Soulé e Dovbyk, e al momento ne è arrivato solo uno, e sembra quasi che ogni giorno che passa la Roma l'anno prossimo scalerà una posizione in classifica. Solo con Le Fée, Soulé e Dovbyk secondo me la Roma può arrivare quinta, non è che ogni giorno che passa arriviamo al quarto e poi al terzo perché monta l'entusiasmo. L'entusiasmo è giusto che monti, nei tifosi però. Io personalmente faccio un altro mestiere e devo anche un po' sforzarmi di rimanere calmo e tranquillo. L'umore è cambiato, perché io due settimane fa ero profondamente depresso sulla Roma e adesso non lo sono più. Però siamo a metà del guado, il discorso non è stato completato. Lo stesso De Rossi nelle ultime ultime dichiarazioni descrive questo tipo di realtà".