Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Se questa sui giornali di oggi è una Roma che ci stanno prospettando per il prossimo anno o è soltanto per cercare di fomentare i ragazzi? Io non penso che sia quella dell'anno prossimo. Io ieri ho fatto un intervento che magari qualcuno ha criticato, ma io ho detto che Ranieri ha pure questo merito, li sta rivalutando tutti, è vero, ma sono tutti da mandare via, proprio perché li rivaluta. Per cui se c'è da raccogliere qualche euro è proprio l'annata buona. Quello che sentite dire da qualche tifoso è quello che gli uomini come li chiamavo io i tacabanda, i camerieri dell'ultima proprietà prima di questa, ci hanno detto per un sacco di tempo, è quello lì. Ora questi parlando dei Friedkin dicono "Ah perché gli hanno lo steso i tappeti rossi perché gli passano le veline", ma prima c'erano le veline vere, adesso è roba misera, li becchiamo subito, prima delle volte nemmeno si beccavano, perché si sono inventati di tutto, sulle cessioni, sugli acquisti, sulle commissioni. Il vero problema della Roma è dirigenziale, io vado sempre ai proprietari, agli uomini che prendono per fare la squadra. Perché quest'anno se io ho tre rimpianti per la stagione che vedo, vedendo anche Juve-Empoli ieri sera, è che tu hai sbagliato tre volte: il mercato estivo, Juric e il mercato invernale. Tre volte che hai speso, tre volte hai sbagliato, pensa come ti sei ridotto male. Perché se te non spendi, io ti posso accusare che non spendi, ma tu hai pure speso e sono tre volte che spendi, più o meno, perché poi il mercato invernale è stata una specie di ciapa no. Questa è una stagione che se per sbaglio fai un mercato da 6, un mercato da 50 milioni spesi bene, rischi di andare in Champions pure con questi, pure con Zeki e Zuki. Perché con la Roma nona non dice niente nessuno? I giornali vanno malissimo: e che si mettono pure a perdere qualche altra copia parlando male della Roma? Non gliene frega niente. Se la Roma va male bisogna provare a prendere in giro la gente dicendo che va bene? Questa è la soluzione che usano, come si dice a Roma, li cojoni".