Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Questo infortunio di Celik per me è brutta botta perché, per come Celik era stato recuperato da Ranieri non è una sostituzione proprio banale. Perché io su questo punto mi permetto di avere una perplessità rispetto anche alle parole che ha detto Ranieri: io, se dovessi scegliere, nelle partite di coppa metterei sempre Hummels, perché è vero che l'altro è più in forma, eccetera eccetera, però nelle partite di livello internazionale tante volte conta più l'esperienza che la condizione atletica. Per cui io personalmente metterei Nelsson in campionato Hummels in coppa. Poi per carità, Ranieri è sovrano, le ha azzeccate tutte fino a questo momento, per cui ci rimettiamo sempre alle sue decisioni con grande fiducia. Però sinceramente io non è che mi senta così garantito ad andare a fare una trasferta a Bilbao con Nelsson in campo. Sulla partita di ieri, l'hai sbloccata dopo 22 secondi, quella era una partita da vincere per lo meno 3-0 e quindi vittoria strameritata e tutto il resto, però io gradirei non arrivare sempre al 94º col patema d'animo: troppe occasioni sbagliate e poca precisione sottoporta. Io per esempio ho visto una buona intesa tra Pellegrini e Shomurodov, però tutti e due sono stati più bravi negli assist che nelle conclusioni, perché la traversa di Shomurodov è un gol mangiato secondo me e anche il tiro che manda a lato Pellegrini, quindi tutti e due sono stati molto bravi a fare l'assist in quelle due azioni però non sono stati bravi a concludere. E questo non va bene, soprattutto in campo internazionale sono errori che poi rischi di pagare. Però di positivo c'è stato che comunque è stata una Roma B, perché Ranieri ha fatto un grande turnover e comunque la squadra io l'ho vista motivata, l'ho vista in buona forma fisica. Quindi le indicazioni sono positive, però troppi troppi gol mangiati, quello non mi è piaciuto. Si vede che Hummels non è in condizioni atletiche scintillanti, però io insisto sul fatto che quando fai una partita di livello internazionale l'esperienza conti tanto e Nelsson io non so quanta ne abbia sinceramente. Però noi ci fidiamo di Ranieri, per cui deciderà per il meglio. Sono convinto abbastanza che con quelle parole Ranieri ce l'avesse con Soulé, perché Soulé ha bisogno di essere strigliato. Lui ha delle potenzialità straordinarie. Lui all'inizio delle partite prova a mettersi al servizio della squadra, poi a un certo punto, col passare dei minuti, perde un po' il contatto con la realtà e comincia a incaponirsi. Soulé e Baldanzi mi sembrano due giocatori di grande potenzialità ma ancora inespressi, per ragioni contrarie. Nel senso che Soulé tende un po' a giocare troppo per conto suo, però ha i colpi che decidono le partite, Baldanzi è molto bravo a giocare con gli altri però gli manca il colpo risolutivo, non segna mai. Tutti e due devono crescere da questo punto di vista. Potenzialmente Soulé ha più prospettiva secondo me, Soulé veramente se impara a giocare a calcio come si deve può diventare un grande giocatore. Purtroppo Baldanzi, non è colpa sua, ha quel fisico lì, ogni tanto va a sbattere contro gli avversari, però non gli puoi dire niente perché lui entra in campo non solo con la tigna e la determinazione, ma è molto bravo a dialogare pure coi compagni".