Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"La prima cosa mi viene da dire è come volevasi dimostrare: una settimana a parlarne di Gasperini e naturalmente Gasperini non arriva. Io sono abbastanza scosso da questa conferenza stampa, perché non mi appiglio a ipotesi, voglio seguire in maniera letterale le parole dette da Ranieri oggi, se le parole hanno un senso. Ranieri ha dato due notizie. La prima è che non viene Gasperini, punto e basta. La seconda è che tutti i nomi che sono stati accostati alla Roma nelle ultime settimane, nessuno escluso, nemmeno uno di questi sarà il prossimo allenatore della Roma. Quindi io automaticamente devo escludere anche Sarri e anche altri, perché Ranieri ha parlato dei nomi fatti dai giornali. Gasperini l'ha escluso ufficialmente e tutti i nomi che sono usciti accostati alla Roma nelle ultime settimane vanno esclusi. Per cui io devo aspettarmi una sorpresa, qualche nome che nelle ultime settimane non è stato fatto. Se però a questo a questa conclusione io metto vicino pure il discorso sui quattrini che scarseggiano, il discorso che fa sul fatto che all'inizio il nome magari potrebbe pure non piacere, allora io scherzando come abbiamo fatto ieri dico che chiedo asilo politico al Bhutan perché qua ci aspettano altri 3/5 anni di chiacchiere inutili, di racconti, di narrazioni, del modo di giocare a calcio in un modo e di giocare a calcio nell'altro, delle invenzioni di mercato e cose di questo tipo. Prepariamoci perché lo scenario che ha disegnato Ranieri in questa conferenza stampa, mi dispiace dirlo, mi sembra proprio questo, da squadra che non ha risorse, non ha grandi possibilità Cioè a me come fa a venirmi in mente, faccio un esempio, Conte? Conte è chiaro che è un nome che non è stato associato alla Roma nelle ultime settimane, ma secondo quello che è il quadro disegnato, ma come faccio a immaginare uno come Conte alla Roma? Mi verrebbe un infarto dalla contentezza se succedesse una cosa del genere. Ma non ci credo, a questo punto. Nella prima parte io ho avuto proprio la netta impressione che lui volesse dire: "scrivete, scrivete, tanto noi abbiamo già fatto un nome e non è nessuno di quelli di cui avete scritto voi". Poi dopo è tornato un po' indietro".