Dopo che la sua storia ha spinto anche Daniele De Rossi a fare un appello in conferenza stampa (“Contattaci se vuoi, siamo qui per te”), Edoardo ha nuovamente chiamato la nostra trasmissione questa mattina, in privato, sorpreso ed emozionato dal clamore creato dalla sua telefonata. È stato prima un amico del ragazzo a chiamare in diretta, spiegando come Edo sia un ragazzo strariservato, non pronto a gestire tanto clamore e che è comunque grato per quello che le sue parole hanno suscitato. In privato, poi, a margine della diretta, abbiamo chiesto di poter parlare nuovamente con Edoardo, che ci ha immediatamente contattato con anonimo su un numero che gli abbiamo messo a disposizione, garantendogli riservatezza.
Alle prese con una malattia rara, Edoardo vive ogni giorno con enorme fatica a causa dei cicli di cure a cui deve sottoporsi, trovando parziale conforto e distrazione nelle partite della Roma, che segue e ama da sempre. È riconoscente per la quantità d’amore che l’ha raggiunto, imbarazzato, però, dalla riconoscibilità arrivata nella sua cerchia privata e lavorativa, all’interno della quale aveva mantenuto il massimo riserbo su quelle che sono le sue condizioni di salute.
È quindi adesso intenzionato a scrivere una lettera per ringraziare personalmente tutti i tifosi giallorossi (e non solo) che si sono mobilitati in massa, rendendo virale sui social la sua telefonata, per un tam tam mediatico che l’ha travolto, inondandolo di affetto ed attenzione. Per il momento Edoardo preferisce però restare nell’anonimato, almeno per il momento, non vuole essere compatito ma ringrazia di cuore la Roma, in particolare i Friedkin e Daniele De Rossi per l’invito che gli hanno fatto arrivare pubblicamente, non escludendo, però, di poter anche cambiare idea, dopo aver metabolizzato quanto sta accadendo intorno a lui e alla sua telefonata. La vita di Edo è complicata a causa della sua malattia, ma ascolta tutti i giorni “Te la do io Tokyo”, costretto ad estenuanti cure che non gli regalano purtroppo troppa speranza, trovando però un po’ di conforto dai discorsi quotidiani sulla sua Roma. Edoardo ha il nostro numero di telefono, noi non il suo, pronti a raccontare e seguire la sua storia, pronti con rispetto e discrezione ad assecondare quello che lui vorrà comunicare. La Roma è stata immediatamente informata della volontà del ragazzo e resta aperta a qualsiasi sua decisione anche futura.
Intanto solo una cosa possiamo dire: Edoardo siamo tutti con te. Ti vogliamo bene.