Ugo Trani è intervenuto in diretta a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda tutti i giorni dalle 10 alle 14 sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"La Roma non si allena, i Friedkin stanno lontani, sono quasi due mesi che non si vedono, dicono, anzi fanno sapere, perché neanche dicono, né dicono né scrivono. Sempre peggio, perché poi uno gli deve dare retta, ma gli diamo retta perché io sono convinto da due settimane che loro hanno dato forza attraverso poi Ghisolfi perché pure Juric ha fatto capire che ci sono stati dei contatti che hanno dato forza all'allenatore, ma l'allenatore poi fa delle scivolate sia tecnico-tattiche che di comunicazione, per cui mi sembra una situazione molto particolare. Io fino all'ultimo credo che questo possa anche saltare, non oggi, per quanto gli abbiano dato forza, per quanto è vero che non vogliono pagare il terzo allenatore, secondo me è una situazione ad altissimo rischio, perché se tu hai faticato a battere il Venezia, non si sa come hai battuto il Torino e poi hai perso a Verona che ne aveva perse sei su sette, delle ultime partite, io non so dove puoi andare a finire. Anche perché non vedo a chi si può aggrappare lui di giocatori, perché, senza guardare questa di coppa, ma che formazione schieri contro il Bologna? Ricominciamo con Cristante e Pellegrini? Io spero di no, perché bisogna provare ad andare avanti con quelli meno importanti, ma che almeno ti diano una garanzia di impegno, di corsa e di voglia. Stamattina l'avevate letto sui giornali che non si allenavano? Questo è importante, perché di solito se loro hanno un giorno di riposo, non dico di premio eh, ma di riposo, ti avvertono il giorno prima, perché ci sta gente che manda le telecamere, penso a Sky o Mediaset, invece questi hanno fatto tutto in silenzio, io non so se avevano problemi fisici, se ha detto "questi hanno fatto troppi giorni di seguito, è meglio dagli un giorno di riposo", perché questa è una valutazione che va chiesta domani in pubblico a Juric. Secondo me gli ha dato il giorno di riposo perché li ha visti proprio a pezzi e li ha voluti far staccare, questo è quello che è arrivato a me. Però facciamo finta che io non sappia niente, ecco che succede: ieri hai fatto scarico e molti non si sono allenati, oggi non si è allenato nessuno, domani è l'allenamento quello della vigilia, uno di quelli che conta di meno, poi venerdì c'è di nuovo scarico. Praticamente c'è solo la partita. La responsabilità però è di Ghisolfi a questo punto, perché è la società che deve imporre, perché se non c'hai Conte che si impone per farlo andare alle sette di mattina al campo, qua la società che fa? Hanno perso una partita in maniera ridicola, dando la palla agli avversari ecc. e gli dai un giorno di riposo? C'è qualcosa che non torna. È una domanda che va fatta domani a lui, perché se la facciamo tra di noi ognuno dà una risposta, e a ognuno di noi gli dicono una cazzata diversa, perché c'è pure quello, perché loro ti cominciano a fare "Eh, perché gli devi dare almeno un giorno ogni tot giorni", loro te la rigirano così, perché sono sempre paraventi. La verità è che questo è un momento in cui è giusto il discorso secondo cui lui ha ai giocatori deve dargli più libertà possibile, sennò lo impiccano, ma secondo me questi l'hanno già impiccato, più impiccato di così ma che devi fare? Danno la palla agli avversari, Hummels fa l'autogol e dice che è sfigato, gli altri hanno dato dei volte palla agli avversari. Peggio di così che devi fare? Ti devi segnare da solo: Soulé deve fare gol a Svilar tirando, quello è l'ultimo passaggio. È una situazione imbarazzante. Domani turnover? Eh si, per forza. Io spero che stavolta Hummels lo metta dall'inizio, anche perché l'ultimo Ndicka era veramente a pezzi, le ha giocate tutte. Cerchiamo di cambiare qualcosa. La verità è che i cambi, levano Hummels che tutti vorremmo vedere dall'inizio, sono imbarazzanti. Se sulla fascia togli Angelino o Zalewski poi devi mettere El Shaarawy e a Verona abbiamo visto cosa ha fatto. Poi magari gli altri sono talmente scarsi che ti fanno vincere, però a me ogni partita non dà alcuna certezza".