Antonio Felici di France Football è intervenuto a Te la do io Tokyo, la trasmissione ideata e condotta da Mario Corsi, in onda sui 92.7 di Tele Radio Stereo.
"Io sono talmente atterrito dal presente che in questo momento faccio pure un po' fatica a parlare del futuro, come si ricostruisce eccetera eccetera, perché vorrei arrivare a giugno con qualche cosa da ricostruire. Quello che ho visto ieri m'ha lasciato atterrito perché io avevo sperato che l'arrivo di Ranieri potesse in qualche modo aver cambiato la testa, non a tutti ma magari a qualche giocatore, ma vedo che nemmeno Ranieri ci riesce. Lo dico perché, al di là se la Roma ha giocato bene o ha giocato male, gli alti e bassi ci possono stare, per carità, però sembrava che volessi andare a Como per vincere la partita. A un certo punto fai un secondo tempo terrificante, il Como comincia a venire fuori, crea occasioni da gol e una squadra che ha un po' di sale in zucca che fa? Dice; ragazzi, siamo in una situazione di classifica delicata, portiamoci a casa questo 0-0, brutto, sporco, cattivo, fa quasi schifo, però intanto è un punto. Invece no, nel finale hanno fatto la Roma di Juric, cioè io ho visto la Roma di Juric nel finale. Il secondo gol preso dalla Roma è una cosa da plotone di esecuzione. Sono cose assurde. Io resto senza parole. La domanda che faccio è questa: come ci arriviamo alla fine di questa stagione? Giustamente qualcuno ha fatto notare che da aprile in poi la Roma ha un calendario semplicemente terrificante. Se i punti non li fai adesso, ma quando li devi fare? Quel finale non me lo aspettavo con Ranieri in panchina, perché Ranieri è uno saggio, navigatissimo, che dovrebbe avere la capacità di trasferire ai giocatori questa idea: ci abbiamo provato, non ci reggono le gambe, non ci riusciamo, almeno portiamoci a casa lo 0 a 0 e invece nemmeno quello. Per cui ho un grosso punto interrogativo sulla testa. La formazione iniziale ha sorpreso tutti e quindi ha sorpreso anche me. Il cambio Hummels-Hermoso era un po' forzata all'ultimo secondo, però intanto ci ha fatto capire che Hermoso non ti serve assolutamente a niente. Quindi altra cacchiata di mercato. Chiaramente la cosa che mi ha lasciato più perplesso è Celik braccetto a destra, con Abdulhamid, quella è la cosa che mi ha sorpreso di più. Tra l'altro poi lui ha ripagato questa fiducia di Ranieri facendo la solita prestazione raccapricciante. Ma io vorrei porre l'attenzione pure su un'altra cosa: lo so che dal mio punto di vista è un po' sparare sulla croce rossa, ma la partita in chiave difensiva che ha fatto Le Fée a centrocampo è stato un disastro su tutta la linea. Le Fée davanti alla difesa ha combinato delle cose che erano anni che non si vedevano. Pure Koné da solo che deve fare, con un partner che sbaglia ogni passaggio decisivo e che lancia gli avversari. Poi l'elenco potrebbe continuare con Pellegrini, che sembrava resuscitato tre giorni fa e ieri è entrato in campo e nessuno se ne è accorto, c'è Dovbyk che non sta in piedi".